
Esiste una Venezia nascosta fatta di giardini, gioielli da scoprire con Venezia da Vivere, le mostre e attività culturali offerte dalla città.
In accordo con lo spirito libero della vita veneziana, a volte ci piace esplorare i giardini di Venezia. Facciamolo insieme alla scoperta delle numerose iniziative culturali in corso in città.
Echoes of the Forest, Venice Gardens Foundation
Gli artisti del collettivo di progettazione LABINAC, Maria Thereza Alves e Jimmie Durham, presentano ai Giardini Reali di Venezia il progetto Echoes of the Forest: una selezione di opere di design, alcune site-specific, realizzate in occasione della 17ª Biennale di Architettura di Venezia.
“L’architettura deve iniziare con un luogo specifico, considerando la natura dell’ambiente circostante, ogni edificio è fatto in un giardino, che lo si riconosca o meno.”
Maria Thereza Alves
Adele Re Rebaudengo, Presidente di Venice Gardens Foundation, con la curatrice Chiara Bertola, hanno richiesto al duo di LABINAC di disegnare dei tavoli da lavoro per i Giardini Reali, che rappresentano il punto d’incontro per ricercatori e creativi.
30 sono le proposte donate da Alves e Durham a Venice Gardens Foundation, che sono esposte in maniera permanente ai Giardini Reali. Si tratta di un lampadario in acciaio e frammenti di vetro di Murano, 8 vasi (pezzi unici) facenti parte della serie: Cloudstone, Perfectly Imperfect, Allelic Combinations e Forms of Life, realizzati in diversi laboratori del vetro in laguna e che attraversano un processo di sperimentazione tra gli artisti e i maestri vetrai veneziani.
Tre grandi mostre alla Fondazione Giorgio Cini
Alla Fondazione Cini nell’Isola di San Giorgio Maggiore, davanti alla Piazzetta San Marco, sono in corso tre grandi mostre, a ingresso gratuito.
In concomitanza con la Biennale Internazionale di Architettura di Venezia fino al 18 Luglio 2021 è presente EST. Storie italiane di viaggi, città e architetture: un racconto tra disegni, fotografie, testi antichi e citazioni che, partendo dall’Italia, guarda verso Oriente e si sviluppa nel tempo fino ai giorni nostri.
Una mostra, a cura di Luca Molinari Studio, allestita nella Sala Carnelutti dell’Isola di San Giorgio Maggiore, vede protagonisti sei studi di progettazione architettonica italiani di fama internazionale: RPBW – Renzo Piano Building Workshop, aMDL Circle, Studio Fuksas, Archea Associati, Piuarch e MCA – Mario Cucinella Architects.
Nel complesso monumentale della Fondazione Cini, precisamente negli spazi della Biblioteca del Longhena, è in mostra Venezia è tutta d’oro. Tomaso Buzzi: disegni fantastici 1948-1976 a curata di Valerio Terraroli.
Una rara mostra di circa novanta bozzetti, acquerelli e due opere pittoriche dell’architetto Tommaso Buzzi, realizzata grazie al contribuito di Rolex Italia nell’ambito dell’iniziativa Amici di San Giorgio, provenienti in parte dall’archivio dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini e in parte dal prestito di una selezione tratta dalla collezione Pieri di Milano.
La mostra, aperta fino al 1 agosto, è visitabile accompagnati da una guida, a disposizione in orari specifici e solo con previa prenotazione al sito visitcini.com.
Il Labirinto Borges, tra le 10 meraviglie italiane di “Il parco più bello d’Italia”
Rimaniamo ancora un po’ sull’isola di San Giorgio, che racchiude come uno scrigno pieno di tesori una tra le dieci meraviglie italiane: si tratta del Labirinto Borges, ispirato al racconto Il giardino dei sentieri che si biforcano dello scrittore argentino Jorge Luis Borges.
Definito un “capolavoro verde” il Labirinto Borges è uno spazio di 2.300 mq con oltre 3mila piante di bosso, un genere di pianta appartenente alla famiglia delle Buxacee, alte quasi un metro, nato nel 2011 dalla collaborazione tra la Fondazione Giorgio Cini e la Fundación Internacional Jorge Luis Borges.
Un omaggio per i trentacinque anni dalla morte del grande scrittore, che amava la città di Venezia per la sua storia e complessità labirintica di calli e canali.
Al percorso si accede solo con visita guidata e tutti i giorni della settimana (escluso il mercoledì), per un’esperienza intima arricchita dalla presenza di piccoli oggetti: un bastone, degli specchi, delle clessidre, un enorme punto di domanda, una tigre, il nome di Jorge Luis e le iniziali della seconda moglie Maria Kodama.
Oltre alla spiegazione della guida con aneddoti e curiosità, il visitatore potrà ascoltare le musiche realizzate appositamente da Antonio Fresa, compositore candidato ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento come miglior musicista per Gatta Cenerentola, e la suite in quattro movimenti di Wolking the Labyrinth suonata dall’Orchestra del Teatro La Fenice – registrazione dello scorso maggio al Teatro Malibran, oggi è un album mixato e masterizzato da Paolo Iafelice, dell’etichetta indipendente Adesiva Discografica.
Sempre nell’isola di San Giorgio merita visitare l’installazione delle Cappelle Vaticane, Padiglione della Santa Sede alla 16. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, ancora oggi presente e ad ingresso gratuito.
Fa sempre parte della Fondazione Cini la casa-museo di Palazzo Cini a Dorsoduro, San Vio, che in partnership con Assicurazioni Generali celebra la concessione del dipinto San Giorgio e il drago di Paolo Uccello proveniente dal Musée Jacquemart-André di Parigi, in reciproco scambio per Il giudizio di Paride di Botticelli e bottega.
A Palazzo Cini è ancora visitabile l’importante mostra dal titolo Piranesi Roma Basilico a cura di Luca Massimo Barbero – direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini – realizzata in collaborazione all’Archivio Gabriele Basilico.
Gran Priorato di Lombardia e Venezia
Pochi sanno che a Venezia ha sede il più antico Gran Priorato dell’Ordine di Malta. È a Palazzo Malta nella zona di Castello, poco distante da Piazza San Marco.
Tra i sei Gran Priorati esistenti in Italia, quello veneziano rappresenta la più antica testimonianza della presenza dei Giovanniti; lo documenta un testamento scritto a Rialto nell’agosto del 1144, e anche la raffigurazione dell’architettura del Priorato nella pianta prospettica a volo d’uccello in xilografia della città di Venezia realizzata da Jacopo de’ Barbari nel 1500, visibile al Museo Correr.
Il Gran Priorato si estende per oltre 7.000 mq ed è un complesso che merita essere visitato, anche perchè nascosto da alte mura in mattone. Racchiude uno scrigno di storia, curiosità e tesori come il grande giardino che si dice Sansovino definisse il Paradiso, il Chiostro, le antiche scuderie, il Lapidario e la Chiesa, dove è custodito un capolavoro di Giovanni Bellini: il Battesimo di San Giovanni, e l’altare progettato e realizzato da Sansovino.
La visita al pubblico è gestita dall’Agenzia Parkviaggi – Venice Incoming (mail: incoming@parkviaggi.it) e costa 25 euro a persona.
L’articolo è di Lucia Pecoraro.
Le immagini del Labirinto Borges ci sono state concesse dalla Fondazione Cini e sono di Matteo De Fina.