La terza edizione di Homo Faber porta a Venezia oltre 300 maestri artigiani da tutto il mondo. Sull’isola di San Giorgio Maggiore, e in città, dal primo al 30 settembre
Homo Faber: The Journey of Life. La terza edizione di Homo Faber a Venezia mostra al mondo l’artigianato come arte sull’isola di San Giorgio. Dall’1 al 30 settembre 2024 più di trecento maestri artigiani provenienti da cinquanta paesi del mondo esporranno con oltre 800 opere una sorprendente varietà di talenti, tecniche e approcci innovativi sull’isola di San Giorgio Maggiore. Organizzato dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship in collaborazione con la Fondazione Cologni e la Fondazione Giorgio Cini, Homo Faber 2024 ha la regia di Luca Guadagnino e dell’architetto Nicolò Rosmarini.
“Un viaggio lungo l’intero percorso della vita umana”, spiega Alberto Cavalli, direttore generale di Fondazione Cologni e direttore esecutivo di Michelangelo Foundation. L’artigianato di Guadagnino è simbolo degli affetti e racconta legami profondi che attraversano il tempo, scanditi dai momenti cruciali della nostra evoluzione, le stazioni del percorso della mostra: Birth, Chilhood, Celebration, Inheritance, Love, Journeys, Nature, Dreams, Dialogues e Afterlife. Nascita, fanciullezza, amore, sogni, viaggi, relazioni: Homo Faber ci invita a vivere, giocare e respirare ogni momento, a partire dal Labirinto di Borges doppiato da uno specchio grande quanto il palazzo, continuando nel Cenacolo Palladiano, attraversando il parco lussureggiante fino all’onirica Piscina Gandini, dove l’arte si fa racconto, attraverso la moda di Azzedine Alaïa, di ciò che saremo dopo la vita.
Incontri, workshop e laboratori dal vivo, colazioni, esperienze gourmet e aperitivi al tramonto sono le esperienze che il programma di Homo Faber offre ai visitatori. Domenica 29 settembre la celebrazione dei nuovi MAM, Maestro d’Arte e Mestieri, onorificenza creata dalla Fondazione Cologni sotto l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica, concluderà idealmente la manifestazione.
Il viaggio della vita tra arte e artigianato sull’isola di San Giorgio
Il tema The Journey of Life, nato da un’idea di Hanneli Rupert, vicepresidente della Michelangelo Foundation, è il filo conduttore dell’intero evento: la nascita, la scoperta dell’amore, i sogni e la vita dopo la morte, tutto è testimoniato da un mondo di oggetti forgiati dal talento di mani artigiane.
Il percorso espositivo inizia dal Labirinto di Borges, simbolo del destino, e prosegue attraverso il Chiostro dei Cipressi, luogo della nascita, dove un grande gioco dell’oca ispirato a Venezia incanta i visitatori con venti ricami di artisti diversi, da tutto il mondo.
Il Cenacolo Palladiano, in onore alla sua storia di antico refettorio, celebra la convivialità e la trasmissione dei saperi attraverso un grande e simbolico banchetto, in omaggio alla tradizione del pasto condiviso, un momento che nella vita umana rappresenta non solo il nutrimento, ma anche l’incontro, lo scambio culturale e la continuità tra generazioni.
La celebrazione è la metafora del legame tra passato e futuro, un rito che tramanda conoscenze, valori e tradizioni attraverso il cibo e la socialità. In questo contesto, gli artigiani e i loro manufatti si intrecciano con la storia del luogo, creando un dialogo tra l’antico e il contemporaneo, tra la materialità degli oggetti e l’intangibilità dei legami umani.
Il giardino della Fondazione è la stazione degli affetti, con la Sala Bianca dedicata al corteggiamento – la dolcezza, l’eleganza, la tensione del primo incontro, quando ogni dettaglio parla di sguardi, gesti e promesse, e la Sala degli Arazzi, che ha i colori dell’amore con i suoi sospiri, le passioni, la tenerezza e la complicità, come tributo alla bellezza del sentimento amoroso in tutte le sue sfaccettature.
Il Padiglione delle Capriate, caratterizzato dalla sua struttura architettonica in legno a vista, ospiterà la Tea-room, progettata per evocare il tema del Viaggio, un luogo di ristoro fisico e mentale, dove fermarsi e lasciarsi trasportare dall’esplorazione sensoriale e culturale.
L’ex-tipografia che un tempo ospitava le attività di stampa della Fondazione Giorgio Cini diventa lo spazio per i mestieri della natura. Il mondo dell’artigianato dialoga con gli elementi naturali, mostrando come la materia prima – legno, pietra, fibre vegetali – possa essere trasformata dalle mani sapienti degli artigiani in opere d’arte potenti e delicate, come è la natura che ci circonda, in un ambiente che evidenzia l’importanza della sostenibilità e della cura per il pianeta.
La Piscina Gandini rappresenta il tema dei sogni. Spazio già suggestivo e legato all’acqua e alla riflessione, simbolo di profondità e introspezione, diventa oggi un luogo sospeso tra realtà e immaginazione, dove l’installazione e le creazioni artigianali evocano il sogno, il confine tra reale e irreale, la dimensione dove tutto è possibile.
Il flusso delle emozioni e delle visioni interiori caratterizza l’ultima la tappa, l’ex-sala dell’Istituto Nautico, che rappresenta con delicatezza e profondità il tema della fine dell’esistenza, attraverso opere che parlano di passaggio, memoria ed eredità. Gli oggetti e le installazioni, frutto della collaborazione tra artigiani e artisti, suggeriscono la morte come transizione verso una nuova forma di esistenza.
Homo Faber in Città
Homo Faber: The Journey of Life si espande a Venezia e nelle isole di Murano e Burano, con la seconda edizione del programma Homo Faber in Città. Grazie alla collaborazione con Confartigianato, CNA Venezia, Consorzio Promovetro Murano e Venezia da Vivere, per tutto il mese di settembre sarà possibile visitare gratuitamente oltre settanta botteghe artigiane in città.
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L’iniziativa darà ai visitatori l’opportunità di immergersi nel mondo dell’artigianato veneziano, incontrare e ascoltare i maestri artigiani scoprendo mestieri antichi e tecniche ultra-innovative. Sarà possibile visitare le fornaci di Murano, conoscere i segreti della lavorazione del legno, dell’oro e dei tessuti, e ammirare le straordinaria abilità degli artigiani che hanno fatto di Venezia una delle capitali mondiali del bello e ben fatto.
Un ricco programma di mostre ed eventi gratuiti in occasione di Homo Faber in Città darà al pubblico occasioni di convivialità e approfondimenti per tutto il mese di settembre. Gli appuntamenti saranno raccontati ogni settimana dalla newsletter di Venezia da Vivere.
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Informazioni utili per visitare Homo Faber 2024
- Dove si svolge?
L’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia è un complesso monumentale di grande rilevanza storica e artistica. Si trova di fronte a Piazza San Marco. - Come raggiungere l’isola di San Giorgio?
Linee 2 e 4.1/4.2 che partono da Zattere, Piazzale Roma, la stazione ferroviaria Santa Lucia e San Zaccaria (Piazza San Marco). - Quanto costa il biglietto? Cosa include?
Il biglietto per Homo Faber costa 20 euro, ridotto per studenti, over 65 e gruppi. I bambini fino ai 12 anni entrano gratuitamente. - È possibile acquistare i biglietti online, oppure presso le biglietterie situate all’ingresso. Il biglietto include l’accesso a tutte le dieci mostre tematiche e alle dimostrazioni dal vivo, e l’accesso al servizio di shuttle gratuito che collega l’isola di San Giorgio a Piazza San Marco (San Zaccaria).
- Orari di apertura
Aperto tutti i giorni dall’1 al 30 settembre, dalle 10 alle 19 con ultimo ingresso alle 18.
Articolo di Lucia Pecoraro.
Foto © Laura Scarpa e Homo Faber.