Venezia da Vivere presenta la moda sartoriale con Le Mani Sapienti a Palazzo Sagredo
Venezia ha celebrato l’eccellenza artigianale e la moda sostenibile con la terza edizione di Le Mani Sapienti, evento dedicato alla moda sartoriale e al design contemporaneo, ospitato negli spazi storici di Palazzo Sagredo durante la Venice Fashion Week 2024. Curato da Venezia da Vivere, l’appuntamento ha riunito nove brand e tre partner creativi, selezionati per la capacità di unire l’arte del fare alla ricerca di innovazione.
Il percorso espositivo ha presentato designer emergenti tra manifattura bespoke e l’upcycling, in dialogo con l’alta moda, che uniscono tecniche tradizionali e creatività per dar vita a nuove visioni estetiche.
L’evento, ideato e curato da Laura Scarpa, vede come protagonisti le designer sartoriali Alessandra Micolucci con i suoi capi organici creati con la natura, Angie Power e l’eleganza cosmopolita, BVL Venezia, interprete dei velluti veneziani della Tessitura Luigi Bevilacqua. (mine de rien) ha proposto capi plissettati dalla geometria fluida, e Teod’Amar ha raccontato la creatività artigianale con pezzi unici che ricordano viaggi lontani.
Tra i brand di design per interni, Martina Vidal Venezia, presente in tutte le precedenti edizioni con collezioni di abiti, quest’anno ha presentato una collezione per la tavola dove il merletto di Burano dialoga con il puro lino certificato. ADJ Style ha accolto gli ospiti con una performance e la sua filosofia del “design consapevole”, Curiosité Artisanale ha incantato con i suoi eterei fiori di carta, e Gaetano Di Gregorio ha unito ceramica e architettura in una sintesi ispirata a Carlo Scarpa.
L’allestimento degli spazi e l’armonia del convivio sono stati affidati alla creatività di Nonsoloverde – Serra dei Giardini, di DR Light&Design e Bellini Canella. Insieme hanno creato l’atmosfera che ha messo in risalto l’anima artigianale e sostenibile di ogni creazione.
Scopriamo i protagonisti dell’edizione 2024
Alessandra Micolucci
Esplorare il potenziale del design sostenibile proponendo collezioni che combinano estetica contemporanea e rispetto per l’ambiente. La designer veneziana Alessandra Micolucci sviluppa ogni creazione pensando alla durabilità, alla riduzione degli sprechi e all’uso di materiali ecologici.
Alessandra è una fashion designer diventata sarta. Tinge i tessuti (organici) dei suoi capi a mano, con foglie di diverse piante, bucce e cortecce dal suo giardino tintorio. Le sue creazioni sono una moda che si nutre di tempo, natura, cura per i materiali, e ogni capo richiede settimane di lavoro.
“Non mi sento parte della moda, mi sento nata nell’arte” dice riflettendo sulla distanza che separa il suo approccio artigianale dalla produzione industriale. Con due modelle angeliche e simili tra loro ha narrato e mostrato l’intero processo produttivo delle sue collezioni: “Un capo realizzato con tinture naturali non è mai identico a un altro, proprio come ogni persona porta con sé la propria unicità”.
Angie Power
Fondato da Angèle Donà dalle Rose, designer parte di un’antica famiglia veneziana, il marchio indipendente Angie Power nasce dall’influenza di Venezia e Londra, due città simbolo il cui ricco patrimonio culturale ha profondamente ispirato il percorso creativo della designer. Le collezioni combinano armoniosamente l’estetica romantica della couture francese, il glamour italiano e l’eleganza classica del British heritage, creando uno stile unico che fonde diverse tradizioni sartoriali.
Cresciuta tra Parigi e Venezia, Angèle ha ereditato dai genitori l’amore per l’artigianato e le tecniche sartoriali. La sua formazione comprende un Master in Storia del Design e della Moda al Royal College of Art di Londra, che le ha permesso di approfondire le radici della couture e di esplorare le tecniche sartoriali con rigore. “Per me, la moda è un linguaggio che si evolve, ma che non deve perdere il rispetto per chi lavora e per chi indossa” ha affermato parlando del suo impegno verso una moda sostenibile e consapevole. Sulla sua filosofia creativa: “Un abito deve far sognare, ma anche vivere, portando con sé una storia che resiste alle stagioni.”
Per l’evento Le Mani Sapienti Angèle ha trasformato la Sala della Musica di Palazzo Sagredo in uno spazio teatrale, arricchito dai fiori iperrealistici di carta realizzati dall’amica Juliana Stolberg. La sua presentazione ha incluso giacche di velluto con piume, corsetti in broccato e abiti da sera in seta, evocando un immaginario d’altri tempi.
BVL Venezia
Velluto rock: “Il mio progetto è la reinterpretazione, secondo la moda e il glamour, dei velluti di famiglia”. Cresciuta in mezzo ai telai antichi e ai tessuti preziosi della Tessitura Luigi Bevilacqua, Giulia Bevilacqua ha creato il suo brand indipendente BVL Venezia, di abiti, borse e accessori moda.
“Utilizzare questi tessuti è come portare un pezzo di Venezia nella vita quotidiana,” racconta Giulia, spiegando come ogni creazione derivi da un lavoro artigianale accurato che ricerca la durabilità.
Design giovane e contemporaneo, arricchito da un tocco glam: borse in velluto con dettagli in pelle Made in Italy realizzati da maestri artigiani dei laboratori della Riviera del Brenta, cappelli decorati con fasce in velluto, e “Le furlane per me rappresentano l’eleganza discreta di Venezia, un’arte del vestire che non ha bisogno di ostentazione per essere riconoscibile.”
(mine de rien)
Abiti-origami in seta, tagli ed effetti tridimensionali danno vita a chiaroscuri e ondulazioni per opere d’arte in movimento. Sono i capi unici del brand (mine de rien) di Francesca Venuti, che reinventa l’arte del plissé, una delle tecniche sartoriali più antiche e affascinanti, la cui origine risale agli antichi Egizi e che venne resa celebre nella moda da Mariano Fortuny.
Francesca ha imparato questa tecnica da antiche maestranze fiorentine, utilizzando cartoni appositamente creati per formare le pieghe, che vengono tramandati e riutilizzati finché non si consumano. “Ogni piega porta con sé una storia”.
Per Francesca, il plissé è un linguaggio sartoriale che si evolve in chiave contemporanea, dando vita a volumi organici che si adattano ai movimenti del corpo, regalando un’estetica fluida e dinamica. “Non lavoro su collezioni stagionali, ma su capsule che realizzo quando lo ritengo necessario. Ogni capo deve durare nel tempo e non essere legato solo alle tendenze del momento.”
Il plissé di (mine de rien) è realizzato attraverso tessuti di alta qualità provenienti da fine pezza dei grandi brand italiani, come Zegna e Loro Piana. Francesca ha recentemente collaborato con un brand torinese per introdurre il plissé nella pelletteria, dando vita a una capsule di borse che coniuga l’artigianalità con un design minimale e moderno.
“Il plissé è una forma d’arte che non smette di stupire, trasformandosi in base ai movimenti del corpo e aggiungendo magia a ogni capo,” per una moda che rispetta la storia e l’individualità di chi la indossa.
Teod’Amar
La designer Norma Marzà ha presentato la nuova collezione in edizione limitata di giacche orientali, prezioso pezzo unico che diventa un passepartout per occasioni diverse.
Teod’Amar è un progetto che include abiti, kimono, furlane e borse gioiello realizzati a mano a Venezia con materiali naturali e upcycled, interamente ideati e realizzati dalla designer, dalla concezione al prodotto finale, nel laboratorio in terraferma e nel nuovo showroom di Venezia in Campo Manin.
“Sono fiera di portare avanti una produzione che resta sempre sotto il nostro controllo, senza delegare all’esterno. È impegnativo, ma dà un significato autentico a ogni pezzo,” ha spiegato Norma. Il brand si distingue per un’estetica senza tempo, che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici culturali. La sua attenzione ai dettagli si riflette nella scelta dei materiali. “Mi piace partire dalla materia prima, dal tessuto, per poi creare dei pezzi unici e coordinati che mantengono un’armonia estetica ma sono limitati nel tempo, e forse non verranno più ripetuti uguali.”
Norma descrive la sua produzione come un’opera di lifestyle che non si limita all’accessorio, ma si espande verso una gamma di prodotti coordinati: “Sostenibile e versatile: per me, questo è il futuro dell’artigianato”.
Martina Vidal Venezia
“Il nostro obiettivo è creare un prodotto che non solo rappresenti Venezia, ma che sia anche pensato per durare, per essere apprezzato nel tempo”: Marta Perissinotto di Martina Vidal ha presentato la nuova collezione Leone, che unisce l’artigianato del merletto di Burano a tecniche tradizionali e materiali del Made in Italy. Tovaglie realizzate in lino Masters of Linen – tracciabile in ogni fase produttiva – recuperando una tecnica di stampa rinascimentale che utilizza blocchi in legno intagliati e permette di fissare i colori utilizzando il vapore acqueo, rispettando l’ambiente e riducendo l’impiego di prodotti chimici.
La collezione Leone rappresenta la capacità di Venezia di rinnovare la propria tradizione artigianale incontrando l’apprezzamento del cliente internazionale. “Il cliente di oggi è consapevole, desidera un prodotto che sia non solo bello ma anche capace di durare nel tempo. In un momento in cui la moda sembra correre troppo veloce, il nostro messaggio è quello di rallentare, puntando su un prodotto artigianale e su ritmi sostenibili.”
ADJ Style
Innovazione tecnologica e design si uniscono in ADJ Style, il brand ferrarese di complementi d’arredo e arredamenti su misura fondato dall’ingegnere e designer Ekaterina Borovkova.
Una pelle multifunzionale, progettata per resistere a graffi, abrasioni e condizioni climatiche difficili, garantisce durata e funzionalità a ville, yacht, jet privati, hotel e case. Ispirato al concetto di Synesthetic Design, che combina elementi tattili, visivi e olfattivi, il brand adotta un approccio unico al design d’interni arricchendo l’esperienza sensoriale del cliente.
“Per me, la sostenibilità non è solo rispetto per l’ambiente, ma anche per il tempo e per la storia,” ha spiegato Ekaterina, sottolineando l’importanza di realizzare oggetti che possano essere amati e custoditi a lungo: “Un oggetto fatto con il cuore e per durare è il miglior investimento che possiamo fare, per noi e per chi verrà dopo di noi.”
Juliana Stolberg – Curiosité Artisanale
La carta diventa un’opera d’arte nelle mani di Juliana Stolberg, giovane fondatrice del brand Curiosité Artisanale. Nel suo studio a Venezia trasforma la carta proveniente da Firenze in fiori realistici, utilizzando tinture naturali come il succo di barbabietola e il caffè.
Originaria del Belgio e della Germania, Juliana ha studiato tra l’Olanda, Parigi e Milano, sviluppando un percorso creativo dal design grafico alla legatoria. Questo background eclettico le ha permesso di padroneggiare tecniche provenienti da diverse tradizioni artigianali, che oggi utilizza per creare fiori che catturano l’essenza fugace della natura. “Il fiore di carta non è solo un oggetto decorativo, ma un invito a prendere il tempo per apprezzare la bellezza effimera e per riflettere sul rispetto verso la natura”.
La sua passione per i fiori nasce dai ricordi d’infanzia. Ogni creazione è un omaggio al tempo e alla pazienza richiesti dai processi naturali. Per Le Mani Sapienti ha presentato le sue opere come un invito a “riscoprire la poesia nella semplicità della carta,” mostrando come un materiale apparentemente semplice possa trasformarsi in una rappresentazione duratura della bellezza naturale.
Gaetano Di Gregorio
L’argilla fonde la tradizione del terrazzo alla veneziana con il design contemporaneo e l’architettura nelle ceramiche di Gaetano Di Gregorio. Gli oggetti richiamano alla pavimentazione veneziana, alla palladiana e ai materiali della tradizione architettonica locale, uniti a forme moderne che esplorano nuove dimensioni estetiche e funzionali. “Il mio lavoro non sarebbe quello che è se non fossi qui a Venezia,” ha raccontato Gaetano, descrivendo come la città e i suoi dettagli lo ispirino in modo diretto, dai materiali alle linee dell’architettura.
Il suo percorso è arricchito da incontri con maestri ceramisti e da una continua sperimentazione. La ceramica è uno spazio di dialogo tra antico e nuovo, dove ogni pezzo acquisisce una sua impronta personale, grazie al valore intrinseco della lavorazione manuale. “Ho sempre sentito il bisogno di mettere la mia impronta su ogni pezzo, di modificarlo, di renderlo forse un po’ più imperfetto rispetto al fatto a macchina,” ha spiegato, sottolineando come l’imperfezione renda ogni oggetto unico: il fatto a mano rappresenta l’essenza del suo lavoro, un processo che rispetta l’imperfezione naturale dei materiali e celebra l’autenticità di ogni pezzo.
Gaetano esplora anche il dialogo tra interior design, architettura e moda, interpretandoli come parti di un patrimonio indivisibile e interconnesso. “Credo sia inevitabile che queste discipline si contaminino a vicenda, perché rappresentano il nostro patrimonio culturale e creativo.” Le sue creazioni sono il frutto di un’ispirazione continua, che attraversa diversi ambiti artistici per riportare l’unicità e la forza dell’artigianato italiano in chiave contemporanea.
Venice Fashion Week
FB @venicefashionweekofficial
IG @venicefashionweek
YT @veneziadavivere
Venice Fashion Week è un progetto di Venezia da Vivere ed è parte dei Grandi Eventi del Comune di Venezia. È un evento di cultura e moda creato nel 2013 da Venezia da Vivere, società veneziana che si occupa di comunicazione digitale, progetti per la città ed eventi.
Informazioni e aggiornamenti su www.venicefashionweek.com
Contatti e accrediti stampa: press@veneziadavivere.com
Iscriviti alla newsletter.
Foto di Settimo Cannatella, Marta Formentello e Igor Serdyukov.