Il Teatro dell’Assurdo approda alla Fondazione Querini Stampalia dal 26 febbraio a fine marzo con “Shall we go?” un laboratorio teatrale gratuito per ragazze e ragazzi dai 14 ai 20 anni del regista veneziano Mattia Berto
Shall we go? è l’ultima creazione del talentuoso regista veneziano Mattia Berto del Teatro di Cittadinanza, in scena alla Fondazione Querini Stampalia dal 26 febbraio a fine marzo. Un laboratorio teatrale gratuito indirizzato a ragazze e ragazzi dai 14 ai 20 anni per esplorare le atmosfere surreali e le tematiche profonde di Samuel Beckett.
Liberamente ispirato all’opera Aspettando Godot, il laboratorio è un invito a mettersi in gioco, a interrogarsi sull’attesa, sul momento di immobilità e azione tra velocità e lentezza con esercizi di improvvisazione, movimento e scrittura, per dare voce alle emozioni e ai pensieri, creando alla fine una performance collettiva.
Il laboratorio si svolgerà nei suggestivi spazi della Fondazione Querini Stampalia: casa-museo, biblioteca amatissima dagli studenti e studiosi veneziani, capolavoro di architettura e design progettato da Carlo Scarpa, spazio di mostre, performance ed eventi musicali, auditorium e caffè letterario, uno dei tesori nascosti di Venezia.
Il Teatro di Cittadinanza come strumento per raccontare il futuro di Venezia
Si rifletterà sul significato del tempo e come si manifesta o viene percepito nella nostra vita, immaginando il “dopo” e le possibilità che esso rappresenta. Shall we go? aiuterà a sviluppare la creatività e l’espressività, a conoscere nuove persone e confrontarsi con diverse esperienze e a divertirsi, vivendo un’esperienza teatrale unica.
“Querini è casa, anche per il Teatro di Cittadinanza. – Ci spiega Mattia Berto – Per me essere alla Querini con questo progetto è come sentirmi a casa. È da diversi anni che stiamo lavorando come Teatro di Cittadinanza per far sì che le istituzioni pubbliche e private di Venezia investano in progetti che parlino della città contemporanea, animandola e tenendola viva attraverso il teatro in città, per grandi, piccoli e tutti i veneziani.
Venezia permette incredibili possibilità nel creare ponti tra i luoghi, che si aprono come palcoscenici, la città e la contemporaneità. Infatti questo progetto è un tassello di un progetto più ampio dedicato ai ragazzi, iniziato l’anno scorso alle Gallerie dell’Accademia attraverso l’opera del “Convito in casa di Levi” di Veronese.
In un momento storico come questo di profonda trasformazione, l’idea di lavorare con i giovani sul tema dell’attesa mi sembrava il tema più sensato. Tempi di guerra, di cambiamenti climatici, di attesa costante: per i giovani che si proiettano verso il futuro.
Il Teatro di Cittadinanza è raccontare la città, raccontare il futuro e pensare che Venezia è viva e apre le porte ai giovani con le loro visioni incredibili. Per questo appuntamento in Querini, ci tengo particolarmente a ringraziare il sostegno di Rubelli Group e del designer Roberto Piffer Venezia.”
Shall we go?Le date:
– Lunedì 26 febbraio dalle 16 alle 18
– Lunedì 4, 11, 18, 25 marzo dalle 16 alle 18
– Mercoledì 27 marzo ore 17 – performance finale
La partecipazione è gratuita.
Per info e iscrizioni scrivere a didattica@querinistampalia.org indicando nell’oggetto: Teatro di Cittadinanza.
Fondazione Querini Stampalia
Campo Santa Maria Formosa 5252, Venezia
UN MESSAGGIO DALLA QUERINI
La Fondazione Querini Stampalia sta ripensando servizi e spazi. Vogliamo che diventi sempre più un luogo in cui potersi riprendere il tempo lento della partecipazione, della fiducia e della cura, di quelle relazioni generative capaci di promuovere il benessere della comunità. Vogliamo offrire a chi ci frequenta un’esperienza amplificata della Querini, e lo vogliamo fare con il tuo supporto.
Il traguardo è raccogliere 7.000 euro: manca pochissimo, dona anche tu!
Con il tuo aiuto potremo realizzare la Querini di domani. In più… Lo sai che la tua donazione vale già il doppio? Per ogni euro che scegli di donare, la Fondazione di Venezia si impegna ad aggiungerne un altro!
Articolo di Lucia Pecoraro.
Foto copertina di Giorgia Chinellato.