
Il caffè con Venezia da Vivere alla Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia: è il giorno di David Fincher con il suo film in Concorso The Killer e del film postumo di William Friedkin. Una domenica tra killer, scienziati e intelligenza artificiale
Con la prima domenica di settembre la Mostra del Cinema di Venezia chiude la sua prima settimana e lo fa con un bilancio nettamente positivo, anche da parte del nostro “dream team” sempre pronto a fare scorpacciata di film.
La selezione effettuata quest’anno è veramente di alto livello in tutte le sezioni. Tra i film in Concorso siamo rimasti incantati da Dogman di Luc Besson e dalla splendida interpretazione di Caleb Landry Jones (il film uscirà in Italia al cinema il prossimo 5 ottobre), dall’ironia tagliente di El Conde di Pablo Larrain (disponibile su Netflix dal 15 settembre) e dal fantastico personaggio per nulla “politically correct” interpretato da Emma Stone in Poor Things di Yorgos Lanthimos (in uscita al cinema il 12 ottobre).
Nei prossimi giorni vi aggiorneremo sui nostri film preferiti anche nelle altre sezioni.
Un mistero nelle Alpi svizzere
Il primo film in Concorso della giornata è il tedesco Die Theorie von Allem (The theory of everything) di Timm Kröger, al terzo lavoro come regista con Jan Bülow (vincitore del Premio al miglior giovane attore due anni fa al Bavarian Film Festival), Olivia Ross, Hanns Zischler, Gottfried Breitfuss, David Bennent e Philippe Graber.
Il film, ambientato negli anni ’60, racconta la storia di un dottorando di fisica che raggiunge le Alpi svizzere per un convegno di fisica quantistica, dove è prevista la condivisione di una nuova teoria da parte di uno scienziato iraniano, che tuttavia sparirà nel nulla dando via ad una serie di misteri.
Il regista ha raccontato di essere sempre stato attratto da “un amalgama strano e divertente – come se Hitchcock e Lynch e molti altri, conosciuti o dimenticati, facessero l’amore sulla moquette della hall di un vecchio hotel”. Per lui fare cinema è mescolare le vecchie carte in modi nuovi.
Piccola curiosità: si tratta del secondo film della mostra ambientato in un hotel svizzero a 5 stelle dopo quello di Polanski. Sarà interessante metterli a confronto.
La minaccia dell’intelligenza artificiale
Secondo film in competizione per il Leone d’oro è La Bête (the Beast) del regista e attore (Titane) Bertand Bonello con Léa Seydoux (La Vita di Adele, The French Dispatch e prossimamente in Dune – part 2) e George MacKay (Pride e 1917).
Il regista francese ci porta in un futuro “distopico” (termine inflazionato, ma in questo caso azzecatissimo) in cui regna l’intelligenza artificiale e ogni emozione umana viene messa al bando in quanto considerata una minaccia.
Bonello ha voluto “mescolare l’intimo e lo spettacolare, classicismo e modernità, il noto e l’ignoto, il visibile e l’invisibile” in un film centrato totalmente su un personaggio femminile.
Fassbender veste i panni del killer per David Fincher
Conclude la giornata, tra i film in Concorso, The Killer del pluricandidato all’Oscar David Fincher, noto non solo per film come Seven”, Fight Club, Zodiac, Mank, The Social Network o Il curioso caso di Benjamin Button, ma anche per aver diretto alcuni tra i video musicali più celebri di tutti i tempi come Englishman in New York di Sting o Express Yourself e Vogue di Madonna.
La sceneggiatura è di Andrew Kevin Walker con cui Fincher aveva già collaborato in Seven.
Nel cast di questa pellicola Michael Fassbender (Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla 68. edizione della Mostra) e Tilda Swinton, oltre a Charles Parnell, Arliss Howard, Kerry O’Malley, Sophie Charlotte, Sala Baker, Emiliano Pernía e Gabriel Polanco.
È la storia, come evoca il titolo, di un sicario che sfida i propri committenti in una frenetica caccia all’uomo. Sembra che quando Fincher ha proposto l’idea, Fassbender abbia risposto dopo appena tre ore con un “Sì, facciamolo!” e che da quel momento in poi Fincher Walker e Fassbender abbiano fatto di tutto per avere nel progetto Tilda Swinton.
Le pellicole Fuori Concorso
Fuori Concorso sarà presentato The Caine Mutiny Court-Martial del regista de L’esorcista William Friedkin con Kiefer Sutherland, Jason Clarke, Jake Lacy, Monica Raymund e Tom Riley.
Un avvocato scettico si trova a dover difendere un capitano della Marina degli Stati Uniti, sollevato dal comando.
Sempre al di fuori delle competizioni sarà presentato anche l’ultimo documentario di Frederick Wiseman: Menus Plaisirs – Les Troisgros che racconta la famiglia Troisgros, giunta alla quarta generazione, e i suoi tre ristoranti stellati nel centro della Francia.
Gli altri film al Festival
Nella sezione Orizzonti sarà presentato The Featherweight di Robert Kolodny con James Madio, Ruby Wolf, Keir Gilchrist, Ron Livingston, Stephen Lang, Lawrence Gilliard Jr., Shari Albert, Imma Aiello.
Racconta la storia, ambientata negli anni Sessanta, del pugile italoamericano Willie Pep campione in declino che decide di tornare sul ring.
Nella stessa sezione sarà proiettato anche El Paraìso di Enrico Maria Artale con Edoardo Pesce, Margarita Rosa De Francisco, Maria Del Rosario, Gabriel Montesi.
Si tratta di una storia d’amore, al limite del patologico, tra madre e figlio, vissuta ai margini della società tra droga, violenza e ricordi.
Il regista ha dichiarato di aver “tentato di sottrarre al giudizio, senza voler stabilire se ciò che unisce profondamente i due protagonisti sia un atto di amore, più forte delle convenzioni sociali, o un atto psichico disfunzionale”.
Nella sezione Orizzonti Extra il regista newyorkese Olmo Schnabel presenta invece Pet Shop Days con Jack Irv, Dario Yazbek, Willem Dafoe, Emmanuelle Seigner, Camille Rowe e Peter Sarsgaard.
È la storia di un giovane messicano che fugge da un padre violento e si rifugia a New York, dove incontra l’amore, quello di un giovane negoziante di animali, ma anche una spirale di droga e violenza.
Nelle Giornate degli Autori sarà presentato Bye bye Tiberiade di Lina Soualem.
E per la Settimana Internazionale della Critica Le Vourdalak di Adrien Beau e Vampire humaniste cherche suicidaire consentant di Ariane Louis Seize.
Mentre per la sezione Classici saranno presentate le versioni restaurate di Ohikkoshi (Moving) di Shinji Somai e di Days of Heaven di Terence Malick.
Articolo di Pietro Gallina di veneziacinema.com.
Foto di Rossana Viola, Igor Serdyukov e Marta Formentello.