Giovedì 9 maggio dalle 15 alle 17 Fondazione di Venezia presenta un laboratorio online gratuito sulla sostenibilità della moda, parte di Homo Faber Economy, per esplorare come l’alto artigianato contribuisca alla sostenibilità nel settore della moda. Relatori Giulia Pordd e Roberto Bottoli
L’alto artigianato veneziano è riconosciuto per la sua eccellenza e unicità e contribuisce in modo significativo alla sostenibilità al settore della moda. È un tessuto imprenditoriale di piccole aziende che ha da tempo interiorizzato i valori della responsabilità ambientale e sociale, e oggi si pone come catalizzatore di pratiche sostenibili per ripensare i modelli tradizionali del consumo.
Questa transizione ha trovato una piattaforma di dialogo e sviluppo in Homo Faber Economy, progetto che intende rigenerare il tessuto sociale e imprenditoriale di Venezia, realizzato in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia e Upskill 4.0, e finanziato dalla Regione Veneto.
Un laboratorio online sulla sostenibilità della moda prosegue giovedì 9 maggio dalle 15 alle 17 le attività formative offerte nell’ambito del progetto. L’incontro esplorerà come l’alto artigianato di Venezia e la filiera del Veneto della moda sono protagonisti di strategie innovative che preservano le tecniche artigianali tradizionali promuovendo una moda consapevole.
Giulia Pordd, ESG & Impact Manager, e Roberto Bottoli, Presidente del Lanificio Bottoli e del Sistema Moda di Confindustria Veneto, illustreranno le sinergie fra grandi brand del lusso e piccole imprese attive nella filiera. Verranno esplorate strategie concrete come quelle già implementate da aziende veneziane, che valorizzano metodi tradizionali in chiave contemporanea, o il caso del Lanificio Bottoli, lanificio a ciclo completo che produce tessuti naturali alta qualità a Vittorio Veneto dal 1861. Ciclo verticale integrato, tinture sostenibili e lane italiane, l’opificio veneto collabora con Etro, Ballantyne, Junya Watanabe e altre maison del lusso internazionale.
Selezione delle materie prime, tintoria, filatura, orditure, tessitura e finissaggio: la produzione verticale adottata dal lanificio permette di ridurre i costi e di garantire qualità e attendibilità per i clienti. Leader nella produzione di tessuti per abbigliamento di alta gamma senza tinture chimiche, Lanificio Bottoli è pioniere nelle logiche ambientali, a cominciare dalla collaborazione con Dersut per produrre un tessuto realizzato con il riciclo dei fondi del caffè per la tintura.
Già negli anni ’50, sotto la guida di Giovanni Bottoli, il Lanificio intraprende un percorso virtuoso volto a ridurre l’impatto ambientale della sua produzione, introducendo filati naturali e certificati, provenienti da allevamenti etici e rispettosi dell’ambiente, investendo in tecnologie innovative per ottimizzare i consumi energetici e idrici, e implementando un sistema di gestione dei rifiuti che punta al riciclo e al recupero.
L’esperienza del Lanificio Bottoli dimostra come tradizione, innovazione e sostenibilità possano andare di pari passo. Il webinar è rivolto a chi è interessato alla moda sostenibile e all’impiego dell’artigianato per un impatto positivo locale e globale.
La partecipazione al webinar è gratuita, con registrazione obbligatoria al FORM.
Homo Faber Economy
È un progetto promosso da Università Ca’ Foscari Venezia in partnership con Fondazione di Venezia e Upskill 4.0 e realizzato grazie al finanziamento PR Veneto FSE+ 2021-2027 – DGR. 727/2023 VENEZIA I.C.O.N.A. della Regione Veneto.
Codice 2120-0001-727-2023
CUP H77G23000350002
Articolo di Laura Scarpa e Lucia Pecoraro.
Le foto sono di Lanificio Bottoli.