
Tutto sui Leoni dell’ottantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia: vince Poor Things di Yorgos Lanthimos, grazie ad una straordinaria Emma Stone. Sul podio il maestro giapponese Hamaguchi e le storie dei migranti di Io capitano e Green Border
Ultima giornata dell’ottantesima Mostra del Cinema di Venezia. L’attesa è altissima per conoscere i vincitori. Sul red carpet numerosi giovanissimi chiamano per nome registi e attori che sfilano, cercando di riconoscere i possibili vincitori. In sala stampa l’attesa è frenetica.
Si azzardano pronostici e ci si prepara a un tifo da stadio. Sull’ultimo red carpet sfilano i membri della giuria. Damien Chazelle firma qualche autografo. Arrivano Tiziana Rocca e un’Alba Parietti in abito rosso. Arrivano varie delegazioni, Michael Franco con Sarsgaard e Gyllenhaal, che si fermano a posare davanti ai fotografi. Arriva Matteo Garrone, Yorgos Lanthimos, Claudia Gerini e tanti altri.
Arriva infine il regista spagnolo JA Bayona con il cast del film di chiusura. Il tappeto rosso piano piano si svuota e inizia la cerimonia di premiazione.






I premi della sezione principale
La giuria di Venezia80, guidata dal regista di La La Land e Babylon Damien Chazelle, ha assegnato ai film in Concorso i seguenti premi:
– Leone d’oro per il miglior film a Poor Things di Yorgos Lanthimos
– Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria al giapponese Ryusuke Hamaguchi per Evil does not exist
– Leone d’Argento – Premio per la migliore regia a Matteo Garrone per Io capitano
– Premio Speciale della Giuria a Green Border della polacca Agnieszka Holland
– Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a Cailee Spaeny per Priscilla di Sofia Coppola
– Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Peter Sarsgaard per Memory di Michel Franco
– Premio per la migliore sceneggiatura a Guillermo Calderón e Pablo Larraín per El Conde
– Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente a Seydou Sarr per Io Capitano (l’attore ha ringraziato commosso e ha commosso tutti i presenti)
La sezione Orizzonti
La Giuria della sezione Orizzonti, guidata al regista italiano Jonas Carpignano, ha assegnato i seguenti premi:
– Premio Orizzonti per il miglior film a Explanation for Everything dell’ungherese Gábor Reisz
– Premio Orizzonti per la migliore regia a Mika Gustafson per il film Paradise is Burning
– Premio Speciale della Giuria Orizzonti a Una sterminata domenica, opera prima di Alain Parroni
– Premio Orizzonti per la miglior interpretazione femminile a Margarita Rosa De Francisco per il film El Paraiso
– Premio Orizzonti per la migliore interpretazione maschile a Tergel Bold-Erdene per il film Ser ser salhi (City of wind)
– Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura a Enrico Maria Artale per il film El Paraiso
– Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio a Erenik Beqiri per A short Trip






Le altre sezioni
Il Premio del pubblico Armani Beauty per la sezione Orizzonti Extra va a Felicità, opera prima di Micaela Ramazzotti.
Per Venezia Classici il premio al miglior restauro va al film giapponese Ohikkoshi (Moving) di Shinji Somai.
Il Premio per il miglior documentario va a Thank you very much di Alex Braverman.
Tra le opere di realtà virtuale: vince il Premio per la realizzazione Venice Immersive Empereur di Marion Burger e Ilan Cohen; il Premio speciale della Giuria va a Flow di Adriaan Lockman. Infine il Gran Premio Venice Immersive va a Songs for a Passerby di Celine Daemen.
Il Leone del Futuro e i Leoni alla carriera
La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, guidata dalla regista francese Alice Diop, vincitrice di questo stesso premio e del Leone d’argento nella passata edizione, ha assegnato il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro (e consegnato da Claudia Gerini), a Love is a di Lee Hong-Chi, visto nella Settimana Internazionale della critica.
Il giovane regista cinese ha ringraziato soprattutto la moglie che lo ha invitato a condividere questo film con il mondo.
Durante la Mostra era già stato assegnato il Leone d’oro alla carriera alla regista Liliana Cavani e all’attore Tony Leung Chiu-wai, oltre che il Premio Cartier Glory to the filmmaker al regista, sceneggiatore e produttore statunitense Wes Anderson (The French Dispatch, Grand Budapest Hotel, I Tenenbaum).
Infine il Premio Campari Passion for Film 2023 era stato consegnato allo scenografo Tonino Zera.




I Premi collaterali
Il vincitore della 38. Settimana Internazionale della critica è Malqueridas di Tana Gilbert, che si è aggiudicato anche il Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia per il miglior contributo tecnico.
Il Premio del pubblico è andato a Hoard di Luna Carmoon, che ha vinto anche il Premio del Circolo di Verona per il film più innovativo.
Per la rassegna di cortometraggi SIC@SIC (Short Italian Cinema alla Settimana internazionale della critica) i film premiati sono stati Las memorias perdidas de los árboles di Antonio La Camera (miglior film), La linea del terminatore di Gabriele Biasi e il delizioso e divertente We should all be futurists di Angela Norelli (miglior contenuto tecnico).
Sono tre i film premiati nell’ambito delle Giornate degli Autori:
– GDA Director’s Award: va a Vampire humaniste cherche suicidant consentant di Ariane Louis-Seize
– Premio Label Europa Cinemas a Photophobia di Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarcík
– Premio del Pubblico a Quitter la nuit (Throught the nighe) di Delphine Girard
Tra i film di questa sezione, ha ottenuto un riconoscimento anche lo splendido Backstage di Afef Ben Mahmoud e Khalil Benkirane che ha vinto il Premio Cinema & Arts.
Moltissimi sono poi gli ulteriori premi collaterali che, come ogni anno, sono stati assegnati qui al Lido nelle ultime giornate della Mostra. Tra i film in Concorso a Venezia80 quello che ha raccolto più riconoscimenti è stato Io Capitano di Matteo Garrone che ha raccolto ben 11 premi: Premio CICT – UNESCO “Enrico Fulchignoni”, Premio Civitas, Premio Edipo Re, Premio FEDIC, Premio Francesco Pasinetti, Green Drop Award, ImpACT Award, Premio Leoncino d’oro, Pellicola d’oro per il miglior direttore di produzione, Premio SIGNIS e Premio Soundtracks Star per la migliore colonna sonora (per le musiche di Andrea Farri).
Numerosi riconoscimenti anche a Zielona Granica (Green Border) di Agnieszka Holland, che ha raccolto 6 riconoscimenti: il premio Arca Cinema Giovani per il Miglior Film, il premio CinemaSarà (della Cineteca italiana di Milano), il Green Drop Award, il premio “Sorriso Diverso “per il miglior film straniero, il premio Uninmed per la diversità culturale e la segnalazione “Cinema for Unicef” al premio Leoncino D’oro.
Altri premi collaterali, tra i film in Concorso, sono stati assegnati a Evil does not exist di Ryusuke Hamaguchi (Premio FIPRESCI, Premio Giuria giovani di Ca’ Foscari, Premio fondazione FAI, Menzione speciale del premio CinemaSarà), Poor Things di Yorgos Lanthimos (Premio UNIMED), Adagio di Stefano Sollima (Premio speciale soundtrack awards per le musiche dei subsonica) e Dogman di Luc Besson (Graffetta d’oro).
Tra i film della sezione Orizzonti, Tatami di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi ha vinto il premio Brian dell’UAAR, mentre il film macedone Domakinstvo za Pocetnici (Lavori di casa per principianti) ha vinto invece la 17. edizione del Queer Lion Award.
Tra i film Fuori Concorso Making of di Cédric Kahn ha vinto (in ex equo) il Premio Cinema & Arts e una menzione speciale del premio FAI.



Articolo di Pietro Gallina di veneziacinema.com.
Le foto del 09 settembre 2023 sono di Rossana Viola.