Il caffè con Venezia da Vivere alla ottantesima Mostra Internazionale di arte cinematografica di Venezia: tutti i film della quarta giornata con il ritorno di Polanski alla Mostra del Cinema, tra Bradley Cooper e Travis Scott
Si entra nel primo fine settimana della Mostra del Cinema, ed è il giorno della consegna del secondo Leone d’Oro alla carriera di questa edizione. Dopo la regista Liliana Cavani sarà infatti la volta dell’attore di Hong Kong Tony Leung Chiu-Wai, premiato a Cannes per In the mood of love di Wong Kar-wai e conosciuto per moltissime altre pellicole, da Happy Together di Wong Kar-wai (1997) a Hero di Zhang Yimou (2002), da Lussuria – Seduzione e tradimento di Ang Lee (2007) fino al film (incluso della saga Marvel) Sgang-Chi e la leggenda dei dieci anelli, diretto da Destin Daniel Cretton (2021).
Bradley Cooper e la musica
Due i film in Concorso di oggi. Probabilmente il più atteso è Maestro, diretto ed interpretato da Bradley Cooper, e coprodotto con Martin Scorsese, Steven Spielberg e Fred Berner.
Il regista-attore americano torna in Concorso a Venezia a cinque anni dalla calorosa accoglienza ricevuta per A star is born con un’altra pellicola collegata al mondo della musica.
Il film racconta infatti la lunga relazione tra il celeberrimo direttore d’orchestra Leonard Bernstein e la moglie Felicia Montealegre Cohn Bernstein.
“A casa mia – racconta Cooper – si ascoltavano molti album di musica lirica e classica. Passavo ore a immaginare di dirigere un’orchestra, mettendoci tutto l’impegno di un bambino di otto anni. In particolare, ascoltavamo di continuo un’incisione di Leonard Bernstein”.
E proprio per accertarsi che il sonoro del suo film sia riprodotto alla perfezione nelle sale della Mostra, il regista, che non sarà presente per lo sciopero degli attori, ha comunque effettuato una rapida visita in Laguna nelle scorse settimane, concedendosi anche un giro a Torcello.
Accanto a Bradley Cooper, nel film, ci sono la due volte nominata all’Oscar Carey Mulligan (Una donna promettente, An education), Maya Hawke (C’era una volta a Hollywood) e Matt Bomer.
Il regista di Suburra torna a girare a Roma
Dopo il film d’apertura, torna in un’altra pellicola in Concorso anche Pierfrancesco Favino, interprete con Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini e Francesco Di Leva di Adagio, diretto da Stefano Sollima.
È la storia di un sedicenne che si arrabatta e che si trova invischiato nell’ambiente criminale della capitale in una storia in cui diventa un testimone scomodo da eliminare.
“Dopo le esperienze all’estero, finalmente sono tornato a raccontare la mia città – racconta il regista – Roma è cambiata e anch’io. L’ho osservata con occhi diversi percorrendo le sue strade con un altro passo. Un adagio”.
L’atteso ritorno di Roman Polanski
Numerose, nel programma di oggi, le proiezioni speciali Fuori Concorso, il più atteso dei quali è The Palace, nuovo film di Roman Polanski, con un cast internazionale di cui fanno parte Oliver Masucci, Fanny Ardant, John Cleese, Bronwyn James, Joaquim De Almeida, Luca Barbareschi, Milan Peschel, Fortunato Cerlino e Mickey Rourke.
Il palazzo del titolo è il “Palace Hotel”, un castello svizzero dell’inizio del secolo scorso, dove si incrociano per il capodanno del 2000, in un’atmosfera suggestiva, le storie di numerosi personaggi ricchi e viziati, e quelle del personale di servizio.
Polanski si sarebbe ispirato al Gstaad Palace, in Svizzera, dove effettivamente soggiorna “un’élite estremamente ricca e poliglotta”, attorno alla quale si muove uno staff molto eterogeneo.
“Questi due mondi – ha affermato il regista – sono, a loro modo, esilaranti, a volte persino grotteschi. Tutto li separa, a partire dalle loro opinioni politiche. Li unisce solo la figura del direttore dell’albergo, che si prende cura di tutti e cerca di accontentare tutti, a volte in verità̀ dovendo sopportare sia i clienti sia il personale.”
Le scenografie del film sono dell’italiano Tonino Zera a cui sarà consegnato il Campari Passion for Film Award.
Sempre Fuori Concorso, in occasione della consegna del Leone d’oro alla carriera, sarà presentato il documentario di Baptiste Etchegaray e Giuseppe Bucchi La parte del Leone: una storia della Mostra (The Lion’s Share: a History of the Mostra).
Il cinema indipendente “arruola” Travis Scott
In serata c’è fermento per la prima di Aggro Dr1ft del regista americano indipendente Harmony Korine con l’attore spagnolo Jordi Mollam (Prosciutto Prosciutto), ma soprattutto con l’enfant prodige del rap USA Travis Scott, conosciuto anche come La Flame o Cactus Jack.
Il film, ambientato in una Miami squallida e violenta, racconta la feroce ricerca del proprio obiettivo da parte di un sicario, in un’ora e mezza di tensione e di riprese con lenti termiche. I
l regista ha dichiarato “Non volevo fare esattamente un film. Volevo fare ciò che viene dopo un film. Volevo essere dentro il mondo. Un po’ come un videogame”.
Orizzonti tra Iran e Turchia
Nella sezione Orizzonti è arrivato il giorno dell’attesissimo Tatami: primo lungometraggio co-diretto da una regista iraniana (Zar Amir Ebrahimi, che come attrice ha vinto il Prix d’interprétation féminine al Festival di Cannes 2022) e da uno israeliano (Guy Nattiv).
Il tappeto del titolo è quello dove si svolgono i campionati del mondo di Judo, durante i quali alla judoka iraniana Leila ed alla sua allenatrice giunge l’ordine da parte della Repubblica islamica di fingere un infortunio e perdere, per non essere bollata come traditrice dello Stato.
L’altra pellicola in competizione in questa sezione è Yurt (Dormitorio), film di debutto del regista turco Nehir Tuna, che racconta la storia di un ragazzino mandato in un dormitorio mussulmano per imparare i valori islamici.
Gli altri film
Per Orizzonti Extra sarà presentato El Rapto” della sudamericana Daniela Goggi. Per la Settimana della critica Hoan di Luca Carmoon. E per le Giornate degli Autori sarà presentato Sobre todo de Noche di Victor Iriarte, prima della proiezione del quale, tra gli eventi di rilievo della giornata, vi sarà la consegna a Luca Guadagnino del Premio alla carriera SIAE, dedicato ad Andrea Purgatori.
Articolo di Pietro Gallina di veneziacinema.com.
Foto di Rossana Viola.