
La designer veneziana Antonia Sautter ci porta alla scoperta degli antichi fasti della Serenissima con le sue creazioni
Dopo gli studi in lingue e letterature straniere presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, Antonia Sautter si trasferisce giovanissima a New York dove inizia a lavorare nel settore della moda.
Affascinata dalla storia della sua città fatta di scambi e di avanguardie, luogo di creatività che rappresenta l’alta sartoria artigianale nel mondo, torna a Venezia e fonda l’Atelier Antonia Sautter Creations & Events.
Qui Antonia sceglie di dare voce alla fantasia delle persone ripercorrendo la strada della madre sarta che le ha permesso di crescere circondata dalla creatività e dalla moda. Un mondo fatto di sete preziose, cristalli, pietre e richiami al passato più sfarzoso della Serenissima di un tempo.
La scelta dell’abito ha una valenza ludica, è un momento di leggerezza, di fantasia e immaginazione. Permette a colui che lo indossa di proiettarsi oltre la realtà, svelando nel contempo un intimo tratto della sua personalità nascosta ai più.
In occasione dell’edizione autunnale di Venice Fashion Week, in collaborazione con Associazione Piazza San Marco, lo scrittore Alberto Toso Fei ha tenuto una passeggiata culturale alla scoperta della storia della moda. La passeggiata si è conclusa nell’Atelier di Antonia Sautter.



Qui, insieme alle sue storiche collaboratrici, testimoni contemporanee della lunga tradizione artigiana veneziana e italiana, Antonia realizza con tecniche artigianali costumi d’epoca unici. I tessuti vengono stampati a mano secondo le tecniche di un tempo e ogni capo viene progettato e studiato nei minimi dettagli.
L’atelier negli anni si è specializzato non solo nella realizzazione di abiti sontuosi, ma anche in quella di tessuti di arredamento, kimono preziosi, borse e calzature. Una dedizione che porta alto il nome del Made in Italy nel mondo. Tra le tecniche utilizzate c’è quella di ispirazione dell’antica tecnica orientale riportata in auge da Fortuny e rivisitata.
L’arte sartoriale della fashion designer veneziana Antonia Sautter ha interpretato il salone affrescato dell’hotel Ca’ Sagredo con la sfilata QueensEssential- Tutte le donne sono regine nell’anima durante la IX edizione di Venice Fashion Week. Una sfilata spettacolo con la collezione di costumi disegnati e realizzati a mano, dedicati alle regine della storia e alle regine dell’immaginario: un percorso allegorico nell’universo femminile e alla valorizzazione etica della sartoria artigianale “Made in Venice”, che Antonia Sautter rappresenta.



Non solo una sfilata ma una vera e propria iniziativa per “dare voce all’anima delle donne”- dice la designer – “per rafforzare la nostra identità e il nostro ruolo nella società”. La designer è da sempre promotrice della creatività al femminile, della salvaguardia e della sostenibilità delle attività artigianali nel territorio italiano e nella sua città di nascita, Venezia.



Nel 1994, grazie all’incontro con Terry Jones, storico membro dei Monty Python, che era a Venezia per preparare un documentario storico della BBC sulle Crociate, nasce l’idea di creare un evento capace di evocare la magia e l’eleganza di epoche passate: Il Ballo del Doge, un evento artistico, un appuntamento mondano, un’esperienza indimenticabile che unisce persone da tutto il mondo.
Il Ballo del Doge di Antonia Sautter, considerato l’essenza stessa del ballo in maschera per antonomasia, è uno degli eventi più attesi del Carnevale veneziano. Giunto ormai alla sua XXVI rappresentazione, è sempre fedele ai suoi principi originari: mascherarsi per “sentire” meglio e di più attraverso i cinque sensi, riscoprendo il proprio istinto.
Quest’anno il ballo si è tenuto negli spazi fantastici della Scuola Grande della Misericordia. Il tema, Carnival Rhapsody – provocation, redemption, miracle, racconta il Carnevale di Venezia attraverso la simbologia della rapsodia, che nella sua accezione musicale rappresenta la libertà di interpretazione di un tema, senza schemi fissi, un susseguirsi di spunti e ritmi variegati che permettono la sperimentazione dell’improvvisazione, in cui ognuno sarà libero di narrare la storia secondo il proprio estro e punto di osservazione.
Un invito a uscire dalla nostra zona di comfort e dalla prevedibilità del quotidiano e indossare una nuova identità attraverso il costume e la maschera, forse quella più vera che ognuno custodisce nel suo mondo immaginario, nel suo altrove.
Le foto sono di Claudio Gervasutti @ph_claudiogervasutti, Marco Valmarana @marcovalmarana, Cristian Carla @christian_carla_, Marta Formentello @itsmartaeffe per Venezia da Vivere.
Atelier Antonia Sautter e Boutique Venetia
San Marco, Frezzeria 1286
Tel: +39 041 5233851
info@antoniasautter.it
www.antoniasautter.it
Orari d’apertura
Da Lunedì a Venerdì dalle 9.30 alle 20.00
Sabato e Domenica chiuso