
Dorsoduro Museum Mile: quattro realtà culturali promuovono e valorizzano il patrimonio architettonico e artistico di Venezia
Sono le quattro istituzioni di arte e cultura che rappresentano il sestiere di Dorsoduro: le Gallerie dell’Accademia, la Galleria di Palazzo Cini, la Collezione Peggy Guggenheim e Palazzo Grassi – Punta della Dogana. Da dieci anni collaborano per favorire la reciproca promozione e migliorare i flussi turistici nell’area compresa tra il Ponte dell’Accademia e Punta della Dogana, valorizzando il patrimonio architettonico e artistico della città.
Un impegno di collaborazione culturale concretizzato con la creazione del Dorsoduro Museum Mile, suggestivo itinerario di poco più di un miglio che abbraccia otto secoli di storia dell’arte tra tradizione e contemporaneità, condividendo informazioni, pianificando progetti comuni e offrendo facilitazioni d’ingresso nelle quattro sedi: con un biglietto acquistato in uno dei musei del circuito, valido sette giorni, i visitatori potranno godere di sconti presso tutte le altre istituzioni.
In vista della 60. Esposizione Internazionale d’Arte de La Biennale di Venezia, le istituzioni di Dorsoduro Museum Mile aprono la stagione dell’arte a Venezia con un programma espositivo di grande rilievo, offrendo ai visitatori un’esperienza culturale ancora più ricca e stimolante.
L’arte accende Dorsoduro
- Gallerie dell’Accademia
Willem de Kooning e l’Italia
dal 17 aprile al 15 settembre
Campo della Carità, Dorsoduro 1050
www.gallerieaccademia.it
Lunedì ore 8:15 – 14
Da martedì a domenica 8:15 – 19:15
Giulio Manieri Elia, direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, spiega: “Dieci minuti sono necessari per raggiungere Punta della Dogana dalle Gallerie dell’Accademia, si passa per Palazzo Cini e per la Collezione Peggy Guggenheim, un percorso di poco meno di un chilometro che abbiamo voluto chiamare, un po’ aulicamente, il Dorsoduro Museum Mile. Chi avesse voglia di trascorrere una o più giornate in questo incantevole angolo di Venezia ha la possibilità di perdersi in un viaggio artistico senza pari che va da Giorgione a Picasso, da Pontormo a Tadao Ando, dalle radici della Scuola pittorica veneta alle ricerche artistiche più recenti, si attraversano secoli di storia e centinaia di opere d’arte. Le nostre istituzioni, ancora una volta, hanno voluto rilanciare il sodalizio che da anni le vede collaborare per rendere la visita più confortevole, più conveniente e sempre più ricca di offerte culturali di altissima qualità“.
Custode di capolavori del Rinascimento veneziano, tra cui opere di Tiziano, Tintoretto e Veronese, dal 24 marzo al 23 giugno le Gallerie dell’Accademia ospitano la mostra Affinità elettive. Picasso, Matisse, Klee e Giacometti con opere provenienti dal Museum Berggruen – Neue Nationalgalerie in dialogo con i capolavori presenti nel museo. Per l’occasione la Casa dei Tre Oci, oltre a diventare la nuova sede del Berggruen Institute Europe, farà da ampliamento al circuito dell’arte a Venezia.
Le Gallerie dell’Accademia presentano il primo progetto Willem de Kooning e l’Italia, dedicato ai due periodi che de Kooning ha trascorso in Italia, nel 1959 e nel 1969, e all’influenza significativa che hanno avuto sul suo lavoro.
Curata da Gary Garrels e Mario Codognato, l’esposizione, dal 17 aprile al 15 settembre, è la più grande retrospettiva dell’artista mai organizzata in Italia.
- Galleria di Palazzo Cini
Martha Jungwirth. Heart of darkness
Dal 16 aprile al 29 settembre
Fondazione Giorgio Cini Onlus
Campo San Vio, Dorsoduro 864
www.palazzocini.it
Tutti i giorni, escluso il martedì, ore 11 – 19
“Il Dorsoduro Museum Mile dimostra – racconta Renata Codello, Segretario Generale della Fondazione Giorgio Cini – in un ecosistema culturale così denso e complesso qual è Venezia, il valore delle alleanze tra istituzioni tanto diverse e tutte di altissimo livello come le nostre, operazione tutt’altro che scontata. È un’indicazione di movimento nell’economia della cultura; è un gesto che spinge ad attraversare un pezzo di città con altri occhi; è un viaggio nel tempo, quello lungo della Storia alle spalle e quello del contemporaneo che si schiude ogni giorno“.
Dal 16 aprile al 29 settembre Palazzo Cini presenta Martha Jungwirth. Heart of darkness. Il 28 giugno, fino al 13 ottobre, il palazzo ospita la mostra Eleonora Duse. Mito Contemporaneo.
Palazzo Cini è uno scrigno d’arte che raccoglie dipinti, sculture e oggetti d’antiquariato dal XIV al XX secolo. La casa-museo riapre al pubblico con una mostra dedicata all’artista austriaca Martha Jungwirth (Vienna nel 1940): unica donna tra i membri fondatori del gruppo artistico Wirklichkeiten, con le sue opere esposte alla Secessione di Vienna nel 1968, curata da Otto Breicha. Da allora, ha continuato a sviluppare un linguaggio visivo innovativo, fatto di colore e linee. Le sue composizioni sono in bilico tra astrazione e figurazione: slegate e libere.
La mostra, curata da Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, è realizzata con il supporto della galleria Thaddaeus Ropac.
A cento anni dalla scomparsa della Divina, Palazzo Cini ospita una mostra dedicata agli abiti di Eleonora Duse, con in primo piano quelli conservati nell’Archivio Duse: creazioni uniche e originali di alta moda della rinomata sartoria italiana Magugliani, oltre a rari modelli di Paul Poiret, conosciuto per aver introdotto i pantaloni da donna, capi provenienti dall’atelier di Jean Philippe Worth, e tuniche e sopravvesti disegnate da Mariano Fortuny.
- Collezione Peggy Guggenheim
Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere
Dal 13 aprile al 16 settembre
Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701
www.guggenheim-venice.it
Dal mercoledì al lunedì, ore 10 – 18. Chiuso il martedì
Karole P. B. Vail, Direttrice della Collezione Peggy Guggenheim, spiega: “Fin dal principio il Dorsoduro Museum Mile si è distinto come progetto virtuoso e unico nel suo genere, volto a promuovere la sinergia tra realtà museali cittadine di eccellente prestigio. A quasi dieci anni dalla sua nascita, l’iniziativa conferma oggi il sodalizio più forte che mai tra quattro istituzioni che credono fermamente nell’importanza della collaborazione, del dialogo e dello scambio in ambito culturale e artistico, all’interno di una città ricca ma anche estremamente articolata quale è Venezia“.
Tempio dell’arte moderna e contemporanea con opere di Picasso, Dalì, Kandinsky e molti altri, dal 13 aprile al 16 settembre è in mostra alla casa-museo Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere, la prima e grande retrospettiva dedicata a Jean Cocteau (1889–1963) realizzata in Italia. Curata da Kenneth E. Silver, esperto dell’artista francese e storico dell’arte presso la New York University, la mostra illumina la versatilità artistica di Cocteau, spesso criticato dai suoi contemporanei per la sua capacità di destrezza da giocoliere.
Attraverso una sorprendente varietà di opere, che includono disegni, opere grafiche, gioielli, arazzi, documenti storici, libri, riviste, fotografie e film diretti dall’enfant terrible della scena artistica francese, la mostra traccia lo sviluppo della sua estetica unica e personale, ripercorrendo i momenti salienti della sua tumultuosa carriera artistica.
Seguirà, dal 12 ottobre al 3 marzo 2025, Marina Apollonio. Oltre il cerchio: un omaggio a Marina Apollonio (nata nel 1940), una delle figure di spicco del movimento ottico-cinetico internazionale, per ripercorre l’intera carriera dell’artista fino ai giorni nostri, mettendo in luce il rigore della sua ricerca visiva. Apollonio ha esplorato la molteplicità della variazione e l’eleganza dell’esecuzione attraverso diverse forme artistiche, tra cui pittura, scultura e disegno. Le opere presentate includono creazioni statiche, in movimento e ambientali, e spaziano dall’utilizzo del bianco e nero alla ricerca cromatica, dalle sperimentazioni tecniche ai materiali innovativi.
- Palazzo Grassi
Campo San Samuele, San Marco 3231
Julie Mehretu. Ensemble
Fino al 6 gennaio 2025 - Punta della Dogana
Pierre Huyghe. Liminal
Fino al 24 novembre
Fondamenta Salute, Dorsoduro 2www.palazzograssi.it
Tutti i giorni, ore 10 – 19. Chiuso il martedì
Bruno Racine, Direttore e Amministratore Delegato di Palazzo Grassi – Punta della Dogana, racconta: “Dorsoduro Museum Mile arriva al suo decimo anno confermando l’importanza di perseguire una visione condivisa tra istituzioni culturali per il bene dell’arte e del suo pubblico. Percorrere il miglio dell’arte lungo il sestiere Dorsoduro e poter ammirare i capolavori dal Settecento ai giorni nostri, esposti nelle quattro istituzioni, ha un valore di apertura inestimabile, un prezioso scrigno aperto al mondo“.
Due sedi espositive dedicate all’arte contemporanea internazionale: uno ex residenza nobiliare del XVIII secolo, l’altro ex edificio doganale del XVII secolo, trasformati dall’architetto giapponese Tadao Ando in complessi espositivi con mostre monografiche e tematiche sulla Collezione Pinault.
Dal 17 marzo al 24 novembre, a Punta della Dogana è in mostra una personale di Pierre Huyghe dal titolo: Liminal
Un dialogo tra artista e curatrice negli straordinari spazi di Punta della Dogana: Anne Stenne ha invitato l’artista Pierre Huyghe a concepire appositamente un’ampia selezione delle sue opere, che invitano il visitatore a intraprendere un percorso immersivo all’interno del suo universo creativo. Attraverso diversi media, tra cui film, sculture, installazioni e performance, l’artista esplora temi universali come la memoria, il tempo, l’identità e il rapporto tra individuo e natura.
Dal 17 marzo e fino al 6 gennaio 2025, Palazzo Grassi presenta Julie Mehretu. Ensemble un intreccio di linguaggi artistici, non solo opere di Mehretu, ma anche lavori di altri otto artisti: Nairy Baghramian, Huma Bhabha, Robin Coste Lewis, Tacita Dean, David Hammons, Paul Pfeiffer e Jessica Rankin.
Un “Ensemble” curato da Caroline Bourgeois in collaborazione con l’artista stessa, invitata a un affascinante dialogo tra diverse personalità artistiche in un percorso espositivo che esplora le diverse sfaccettature della pittura contemporanea.
Le foto sono state concesse dagli uffici stampa.