
La Festa del Redentore: eventi, musica, barche, cucina tradizionale e fuochi d’artificio per la festa più sentita dai veneziani
La Festa del Redentore è Venezia: il momento più importante dell’estate è dedicato all’essenza della vita veneziana, stare insieme sull’acqua. Sono giorni di eventi, musica, barche, feste sulla spiaggia, regate e cultura, ed è magico il silenzio sotto i fuochi d’artificio, uniti dalla bellezza di un modo di vivere unico al mondo.
Ogni terzo sabato di luglio migliaia di veneziani e turisti partecipano allo spettacolo pirotecnico nello specchio d’acqua davanti a piazza San Marco. La tradizione è vivissima dopo 500 anni e i preparativi per la festa iniziano molti giorni prima: le barche addobbate, i piatti tipici, le luminarie sulle rive, il ponte votivo che collega le Zattere alla chiesa del Redentore sull’isola della Giudecca.
A piedi o in barca, in riva o sulle terrazze, si vive la festa cenando, ballando e conoscendo persone, sotto il cielo illuminato dai Foghi.
La Tradizione
Il rito del Redentore risale al 1577 per celebrare la fine di una terribile pestilenza, festeggiata con l’edificazione della Chiesa di Cristo Redentore realizzata da Andrea Palladio sull’isola della Giudecca, per raggiungere la quale ogni anno viene realizzato un lunghissimo ponte votivo che collega l’isola con la Fondamenta delle Zattere. L’usanza vuole che si addobbino le barche con frasche, luminarie e palloncini, che si mangino bigoli in salsa e sarde in saor, avvicinandosi al Bacino di San Marco per attendere gli spettacolari fuochi d’artificio che si riflettono sull’acqua.
La Festa del Redentore
Simbolo della festa sono le lunghe tavolate che nel corso del pomeriggio di sabato compaiono lungo la riva dell’isola della Giudecca, dei Giardini e di Sant’Elena. Tra bottiglie di vino e piatti tipici, i locals attendono la mezzanotte seduti al fresco in compagnia di amici e parenti.
I veneziani, e chiunque abiti in Giudecca o vicino alle rive da dove si vedono i fuochi, prenotano il proprio posto in prima fila sulla riva facendo un segno per terra, con il nastro adesivo, con il gesso, con un tavolo, e poi fanno i turni per “proteggere” la preziosa prenotazione, come si può vedere dal simpatico video dei Rugagiuffa.
Un modo semplice per far festa in compagnia è organizzare un tavolo o farsi invitare da un veneziano. In questo caso potrai partecipare portando bibite o piatti fatti in casa, perché il bello del Redentore è scambiarsi ricette e condividere il cibo e l’allegria. Alla fine sarai seduto a mangiare e brindare con tanti nuovi amici.
Meglio ancora, un Redentore in barca. I veneziani la addobbano a festa con tavole imbandite, frasche e lanterne. I gruppi numerosi la affittano, ci mettono un dj, frigo per le bibite e musica. E si ritrovano tutti insieme in Canal Grande quando cala il sole, sfilando lentamente verso il Bacino da dove partiranno i Fuochi, mentre la gente saluta dalle finestre.
Vuoi vivere la serata dal centro della festa? Puoi cenare in un locale e poi muoverti verso i fuochi. Il consiglio che ti diamo è partire sul tardo pomeriggio e cenare in zona Zattere, in modo da evitare la grande massa di gente che dalle 20.00 circa inizierà a convergere verso la zona del ponte di barche. Considera anche che alle 23.00 il ponte votivo viene chiuso per tutta la durata dei fuochi, e non si potrà più arrivare alla Giudecca. Una volta arrivato a destinazione però, potrai dire di aver vissuto un Redentore come solo i veneziani riescono a fare.
La Cucina della Festa del Redentore
Pesce, pesce, pesce in moltissime varianti e sfumature: è questo il protagonista dei menù per la Festa del Redentore. Dalle lunghe tavolate alla Giudecca ai ristoranti più esclusivi non possono mancare i piatti tradizionali della cucina veneziana: sarde in saor, frittura, bigoli in salsa.
Accompagnata dai cicheti e bagnata da prosecco e vino bianco, la serata celebra un’altra star: il baccalà. Per concludere, vi consigliamo di tenere a casa dolci e torte per dedicarvi completamente a una bella anguria fresca, immancabile in una calda serata estiva.
Buon diverimento!
Le foto sono di Settimo Cannatella, @seventhsoul, Laura Scarpa e Venezia Unica, @veneziaunica.