Venezia non dorme mai: gli eventi a Biennale Arte e le mostre di novembre
- Janus
Fino a domenica 17 novembre
Palazzo Diedo, Fondamenta Trapolin 2386
Ultimi giorni per visitare gratuitamente la mostra a Palazzo Diedo, caratterizzata da opere e installazioni – di Urs Fischer, Piero Golia, Carsten Höller, Ibrahim Mahama, Mariko Mori, Sterling Ruby, Jim Shaw, Hiroshi Sugimoto, Aya Takano, Lee Ufan e Liu Wei – che riflettono sulle dualità e sulle prospettive multiple, in linea con il tema di Giano (Janus), il dio romano dalle due facce.
Dal 24 novembre, Palazzo Diedo chiude temporaneamente per lavori di restauro con riapertura prevista per la primavera 2025.
- Scultura lingua morta
Dal 15 novembre fino al 4 marzo 2025
Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Sale Dom Pérignon, II Piano
La scultura diventa linguaggio, storia e materia viva nella mostra di Giorgio Andreotta Calò a Ca’ Pesaro. Ispirato dalle visioni di Arturo Martini, che definiva la scultura come priva di vita universale, Calò esplora il potenziale del medium attraverso opere che raccontano vent’anni di ricerca artistica e il legame indissolubile con Venezia.
Dalle Clessidre che congelano il tempo alle monumentali Pinne Nobilis, simboli del mondo marino, dai Carotaggi che rivelano la stratificazione della città alla serie delle Meduse, creature enigmatiche che affascinano da sempre l’artista, di cui un esemplare inedito, entrato nella collezione civica del Museo, si confronta con la Testa di Medusa di Arturo Martini, creando un ponte tra due generazioni e tra scultura e mito.
- Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere
60. Esposizione Internazionale d’Arte
Fino al 24 novembre
Ingresso: a pagamento
info@labiennale.org
Con un tema che attraversa identità e migrazioni, la Biennale 2024, curata da Adriano Pedrosa, è una riflessione sulle diversità culturali con mostre e progetti interdisciplinari che si snodano in tutta Venezia.
Dal 18 al 24 novembre l’Arsenale diventa palcoscenico di performance sperimentali di otto artisti internazionali che mettono in scena i limiti dell’arte tradizionale intorno ai temi: identità, migrazione e coscienza collettiva. Ecco il programma delle performance. Per partecipare è richiesto il biglietto d’ingresso alla Biennale.
- Isaac Chong Wai – Falling Reversely
Date: 18, 19, 20, 21, 22 e 23 novembre alle 11:30 e 15:30 (le performance si svolgono all’interno delle Corderie dell’Arsenale). Isaac Chong Wai esplora il movimento come risposta alla violenza strutturale, reinterpretando cadute e ribaltandole in gesti di solidarietà. - Joshua Serafin – PEARLS
Date: 19 e 20 novembre alle 16:30 (le performance si svolgono all’interno delle Tese dei Soppalchi). Serafin riflette sulle ferite lasciate dalla colonizzazione, evocando corpi divini liberi dalle convenzioni di genere, con la collaborazione di performer filippine. - La Chola Poblete – ¿Cómo se representa a un indio?
Data: 20 novembre alle 12:30 (le performance si svolgono all’interno delle Corderie). Attraverso riti, canti e gesti simbolici, Poblete e Bhajan sfidano gli stereotipi occidentali sull’identità indigena, invitando a una riflessione sulla percezione culturale. - Gabrielle Goliath – Elegy (2015-)
Date: 21 e 22 novembre alle 14 (le performance si svolgono all’interno delle Sale d’Armi E). Attraverso una performance di canto lirico, Goliath evoca la memoria delle vittime del genocidio Ovaherero e Nama, in un’espressione di lutto collettivo e memoria storica. - WangShui & Alberto Bustamante – La Culebra
Date: 21 e 22 novembre alle 16:30 (le performance si svolgono all’interno delle Artiglierie). In una techno-opera che intreccia mito e musica, La Bruja de Texcoco incarna la figura del serpente, simbolo di conoscenza e amore, creando una connessione tra tradizione e suoni contemporanei. - Puppies Puppies (Jade Guanaro Kuriki-Olivo) – My heart is beating as I lip sync to this song
Date: 23 e 24 novembre alle 11:30 (le performance si svolgono all’interno delle Corderie). La performer indossa una scultura di neon, omaggiando le vittime del Pulse di Orlando in un momento di ricordo e celebrazione collettiva. - Antonio Guzman & Iva Jankovic – Messengers of the Sun
Date: 23 e 24 novembre alle 12:30 (le performance si svolgono all’interno delle Corderie). Una performance afro-futurista che combina suoni diasporici e danza, riflettendo sui legami tra migrazione e identità culturale. - Ahmed Umar – Talitin (The Third)
Date: 23 e 24 novembre alle 16:30 (le performance si svolgono all’interno delle Sale d’Armi E). Umar presenta una danza nuziale sudanese in chiave queer, rompendo le convenzioni e rivendicando una nuova forma di espressione.
- B A R E N E
Hotel Ca’ di Dio, Riva Ca’ di Dio 2183
Fino al 3 dicembre
Maria Luisa Lasala presenta una mostra di preziose opere che esprimono tutto l’amore dei veneziani per la laguna. I grandi quadri del pittore veneziano Gino Baffo, nati dal fango e dai fiori delle barene della laguna di Venezia, dialogano con le fotografie stampate su rame e su argento di Andrea Pancino. Albe gelide e nebbie silenziose, luci di isole lontane e il limonium che colora la barena, il caranto, il fango vivo che tiene in vita l’ecosistema lagunare, per realizzare quadri che si asciugano al freddo, e l’oro zecchino per raccontare gli affetti. Baffo, il pittore, Pancino, il fotografo, e Lasala, la curatrice, hanno creato una narrazione intensa di un luogo vitale per la città e per i suoi abitanti, che emoziona e lega insieme chi vuole vivere e difendere la città millenaria.
Il giovane compositore e musicista Riccardo Boato ha realizzato la colonna sonora del video che racconta la creazione delle opere in laguna, e che sarà proiettato sabato 30 novembre, in occasione del Blue Friday 2024 organizzato da Unesco-IOC.
- L’Immagine della Città, una mostra di Jacopo Ascari
Palazzo Venart, Calle Tron 1961
Fino al 30 novembre
Ingresso: libero su prenotazione
info.venart@ldchotels.com | Tel: +39 041 523 3784
Il designer e illustratore Jacopo Ascari reinterpreta l’essenza architettonica e urbana della città attraverso l’arte e l’artigianato veneziano. Incorniciate da Lunardelli Venezia e arricchite dai mosaici di Orsoni Venezia 1888, le opere celebrano le più importanti città italiane – Milano, Roma, Firenze e Venezia.
- Convivio
Lunardelli Venezia, Calle Seconda del Cristo 2210A
Fino al 30 novembre
Ingresso libero
Oggetti e installazioni esplorano il dialogo tra legno, vetro, moda e design contemporaneo, esaltando l’artigianato veneziano.
- Roberto Matta 1911 – 2002
Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Santa Croce 2076
Fino al 23 marzo 2025
Ingresso: a pagamento
info@capesaro.visitmuve.it
Prima mostra istituzionale in Italia dedicata all’artista cileno, figura chiave del Surrealismo, in un percorso che ripercorre il suo immaginario complesso e visionario, tra dipinti monumentali, sculture totemiche e progetti architettonici. Tra riferimenti a Le Corbusier, influenze della fantascienza e omaggi alle culture precolombiane, Matta emerge come innovatore, dalla Street art alla sensibilità ecologica.
- Alessandro Cardinale. Nüshu – Writing the Void
Museo d’Arte Orientale – Ca’ Pesaro, Santa Croce 2076
Fino al 12 gennaio 2025
Ingresso: a pagamento
info@orientalevenezia.org
Alessandro Cardinale e l’antico sistema di scrittura Nüshu, tradizionalmente usato dalle donne cinesi per comunicare in segreto. A cura di Anna Lisa Ghirardi e Marta Boscolo Marchi, le opere evocano paesaggi e volti che emergono e svaniscono in base allo sguardo del visitatore, proprio come le parole che le donne, limitate dalla società, usavano per condividere esperienze intime.
- Federica Marangoni. ON THE ROAD 1970-2024. Non solo vetro
Museo del Vetro di Murano
Fino al 24 novembre
Ingresso: a pagamento
info@museovetro.visitmuve.it
La mostra ripercorre il percorso artistico di Federica Marangoni tra vetro e multimedia. Le opere esplorano la fusione di materiali e tecnologia, incarnando lo spirito innovativo di Murano: dal pavimento specchiante de La Bricola agli anni ’80, o nella Stanza della leggerezza, trovano spazio pezzi che evocano memorie e sogni, come l’imponente opera Il volo impossibile.
Capsule Venice è la galleria veneziana della galleria d’arte contemporanea Capsule Shanghai. Si trova nei locali della Fondazione Giorgio e Armanda Marchesani a Dorsoduro, con un giardino magico che spesso ospita conversazioni e momenti di scambio culturale. La galleria propone mostre di artisti internazionali e emergenti.
- Fino al 15 dicembre
Ingresso: libero
info@capsulevenice.com
capsulevenice.com
By devouring it, I learn about the world di Liao Wen
Prima personale europea dell’artista cinese con opere inedite che esplorano la percezione e l’interazione con l’ambiente circostante. Liao Wen indaga il rapporto tra identità culturale e globalizzazione, mescolando materiali tradizionali con tecniche innovative.
Vista di Mevlana Lipp
L’artista tedesco presenta un progetto speciale ispirato alla sua recente visita a Venezia, indagando l’ibridazione tra naturale e artificiale attraverso pittura e scultura.
Real Time di Alessio de Girolamo
Opere immersive sulla temporalità e sulla percezione, utilizzando materiali e tecniche innovative.
A Breadcrumb Trail di Luca Campestri
I frammenti narrativi di un paesaggio notturno abitato da presenze affettive.
- Relazioni Alchemiche. Arte e impresa viaggiano insieme
Palazzetto Tito – Fondazione Bevilacqua La Masa
Fino al 24 novembre
Ingresso: libero
info@bevilacqualamasa.it
La Fondazione Bevilacqua La Masa e Confindustria Veneto indagano i punti di incontro e l’interazione creativa tra arte e impresa. Sculture, installazioni e progetti raccontano come l’arte dialoghi con la produzione industriale in un intreccio che dà vita a nuove forme espressive.
- Angelo Accardi. Icarus’ Dream
Palazzo Donà dalle Rose, Fondamenta Nove 5038
Fino al 24 novembre
Ingresso: a pagamento
info@artpalazzodona.it | Tel: +39 041 721 898
Le visioni oniriche di Angelo Accardi occupano le sale di Palazzo Donà dalle Rose, sfidando la realtà e immagini sospese tra sogno e mito di un mondo popolato da figure enigmatiche, dove il confine tra il quotidiano e l’inconscio si dissolve in atmosfere surreali.
- Erwin Wurm. Deep
Biblioteca Nazionale Marciana
Fino al 24 novembre
Ingresso: l’accesso alla mostra avviene tramite il Museo Correr, Piazza San Marco 52 e con acquisto del biglietto
info@marciana.venezia.sbn.it
L’artista Erwin Wurm trasforma la Biblioteca Nazionale Marciana in uno spazio di riflessione e sperimentazione, invitando a ripensare il concetto di scultura. Le sue installazioni giocano con lo spazio e le proporzioni, destabilizzando la percezione dello spettatore e proponendo una visione alternativa di oggetti comuni.
- Cen Long. Seminare Speranza
Palazzo Querini, Calle Lunga San Barnaba 2691
Fino al 24 novembre
Ingresso: a pagamento
info@querinistampalia.org
Un viaggio nei temi della rinascita e resilienza: le opere di Cen Long esplorano i simboli della rinascita e della resilienza in un percorso che invita a riflettere sul significato profondo della speranza e i suoi simboli. Le sue tele, caratterizzate da una composizione rigorosa e una colorazione stratificata, ritraggono individui che affrontano con fermezza le avversità della vita, evidenziando virtù umane quali bontà, amore e coraggio.
- Lucía Vallejo Garay. Sinfonia Barocca
Conservatorio Benedetto Marcello
Fino al 23 novembre
Ingresso: a pagamento
info@conservatoriovenezia.net
L’artista di Bilbao Lucía Vallejo Garay fonde la cultura africana con gli stilemi del barocco, in una sinestesia che coglie il visitatore con un dialogo multisensoriale tra scultura, vetro e profumi. I vasi in vetro di Murano e tessuto, le sculture in tessuto e oro, e la stanza delle profumazioni si mescolano ai suoni degli studenti del Conservatorio.
- Le Grand Bleu
Fino al 23 febbraio 2025
Gli orari di visita sono dal lunedì al sabato, dalle 10:00 alle 18:00, con chiusura la domenica e nei giorni del 24, 25, 26 e 31 dicembre, oltre all’1 gennaio
Fondazione Valmont – Palazzo Bonvicini, Santa Croce, Calle de l’Agnella 2161/A
Un viaggio nelle sfumature marine con Blue Odyssey, l’edizione limitata di opere in vetro di Murano creata dall’artista Aristide Najean insieme a Didier Guillon per la Fondazione Valmont. Una collezione che esplora il blu del mare e le sue forme attraverso vasi dalle curve ricche e profonde, ispirata alla potenza e al mistero dell’acqua.
Parte integrante della mostra Ulysses. We Are All Heroes – collettiva con Gayle Chong Kwan, Stephanie Blake, ISAO e Didier Guillon e aperta al pubblico fino al 23 febbraio 2025 – il progetto lancia anche una versione limitata del profumo Storie Veneziane Blu Cobalto I, disponibile solo nelle boutique de La Maison Valmont.
Foto di copertina: Arsenale by Andrea Avezzù – Courtesy La Biennale di Venezia.
Medusa di Giorgio Andreotta Calò. Urs Fischer, Omen, 2024 Photo by Massimo Pistore. Courtesy of Urs Fischer studio and Berggruen Arts & Culture, Palazzo Diedo.
Performance di: Ahmed Umar – Talitin, Lydia Ourahmane – Daniel Blumberg, Antonio Guzman & Iva Jankovic ph. Andrea Avezzù e Bárbara Sánchez-Kane ph. Marco Zorzanello – Courtesy La Biennale di Venezia.
Tutte le altre immagine per concessione del relativo ufficio stampa.