Prima settimana alla 81. Mostra del Cinema di Venezia: il red carpet si accende tra grandi anteprime e stelle internazionali, regalando momenti di pura magia cinematografica, in attesa di vedere Daniel Craig, Kevin Costner e Lady Gaga
La Mostra del Cinema è quasi finita. Da sale stampa, darsene e red carpet abbiamo fatto il pieno di emozioni, immagini e star.
Beetlejuice… don’t say his name
La prima sera ci siamo immersi nel magico mondo di Tim Burton! Tutti conquistati dal sequel che, restando fedele allo stile dell’originale, non cala mai di tono e non ha deluso, ottenendo in Sala Grande la prima standing ovation di oltre 10 minuti.
Geniale come sempre Coleen Atwood, costumista feticcio di Burton, che ha contaminato con il suo stile anche il red carpet: Winona Ryder ha indossato un abito in stile famiglia Addams, di Chanel Haute Couture; Chaterine O’Hara invece era fasciata in un vero e proprio “intreccio” di rami di cuoio firmato Oscar de la Renta; la fantastica Jenna Ortega, giovane interprete della serie tv Mercoledì ha indossato un Christian Dior rosso fuoco, che sembrava omaggiare l’abito da sposa sfoggiato dalla Ryder nel primo film, oltre 30 anni fa.
Con loro Michael Keaton, Willem Dafoe, Monica Bellucci e un esilarante Justin Theroux. Sul red carpet inaugurale, ha brillato anche una magnifica Sigourney Weaver, premiata con il Leone d’Oro alla carriera; la diva ha scherzosamente affermato che questo Leone d’Oro verrà con lei dappertutto “anche in gondola e nel letto! Mio marito dovrà abituarsi a questa nuova presenza”.
Angelina Jolie, Nicole Kidman e Cate Blanchett: dive d’altri tempi
Protagonista indiscussa della seconda giornata è stata Angelina Jolie. È arrivata sul red carpet del film Maria di Pablo Larrain come una diva di altri tempi, sfoggiando una stola di pelliccia sull’abito firmato Tamara Ralph e una spilla a forma di rosa appartenuta proprio alla Callas.
Al di là di possibili dubbi su come il regista cileno abbia voluto rappresentare la “Divina”, l’interpretazione della Jolie è stata senza dubbio molto intensa, meritando pienamente la seconda standing ovation di oltre 10 minuti della prima settimana.
Il team di Venezia da Vivere ha amato anche El Jockey dell’argentino Luis Ortega, storia di gangster e cavalli da corsa che ci è sembrata fantasiosa, mai banale e a tratti geniale.
Ci siamo entusiasmati anche per la mini-serie tv Disclaimer, diretta da Alfonso Cuarón, con Cate Blanchett a fianco di Kevin Kline e Sasha Baron Cohen, disponibile dall’11 ottobre su Apple TV. Quanto è facile manipolare la realtà e quanto poco le persone sono portate a farsi domande, sembra chiedersi il regista nel raccontare questa storia, richiamando così una delle tematiche più ricorrenti di questa edizione: il rapporto tra fake e realtà, nell’epoca dell’intelligenza artificiale.
Il terzo giorno del festival è stato tutto di Nicole Kidman a fianco di Antonio Banderas per Babygirl diretto da Halina Reijn, che ha raccolto parecchi consensi nel nostro team. Reprimere le proprie fantasie, giudicarle, soffocarle, può diventare un problema importante. La “debolezza” della protagonista diventa un punto di forza nel momento in cui comprende che il proprio lato oscuro va semplicemente accettato.
Un weekend di piombo
Il fine settimana si è aperto con The Order di Justin Kurzel, splendidamente interpretato da Jude Law, Tye Sheridan e Nicholas Hoult. Un action movie ambientato negli anni Ottanta di una storia veramente successa: un poliziotto FBI indaga su un gruppo terroristico, all’interno di un ambiente di estrema destra, sempre più diffuso negli USA. Un bel ritorno di Jude Law che brilla per la recitazione, lasciando ad altri il ruolo di “belloccio”.
Il weekend è chiuso con una fantastica coppia di delinquenti: Brad Pitt e George Clooney hanno divertito sia fuori che dentro lo schermo, in Wolfs di Jon Watts. Il film è una piacevolissima commedia d’azione, divertente, interessante (la trama non è scontata… ma non facciamo spoiler) con tanto di sequel già annunciato. Sul red carpet i due hanno giocato, ballato, si sono seduti in mezzo ai fotografi e si sono concessi con generosità ai fan.
Alcune pellicole a nostro parere potrebbero ambire a qualche premio importante: nella sezione Orizzonti siamo stati conquistati da Marco di Aitor Arregi e Jon Garaño con la storia (vera) di Enric Marco, ex presidente dell’associazione spagnola Amicale de Mauthausen, che nel 2005 diventò un caso di cronaca quando si scoprì che aveva mentito e non era mai stato deportato in campo di concentramento. Il personaggio, descritto anche nel libro L’impostore di Javier Cercas, è interpretato in modo eccelso da un grande Eduard Fernandez.
Ci ha letteralmente stregato The Brutalist di Brady Corbet con Adrien Brody e Guy Pearce. Film lungo (3h35) e complesso, che tuttavia non annoia mai, racconta la vita, decisamente difficile e in salita, dell’architetto profugo ungherese Lazló Tòth. È un bellissimo ritratto della società dell’epoca, girato in pellicola 70mm e ricco di immagini che esaltano proprio le prospettive architettoniche brutaliste.
I prossimi giorni
Ancora tanti grandi film e tanti personaggi sono attesi nei prossimi giorni. Continuate a seguirci anche su Instagram per essere sempre aggiornati sulla Mostra del Cinema di #Venezia81.
Articolo di Pietro Gallina di VeneziaCinema.com
Foto © Rossana Viola. Ritratto di Adrien Brody è di © Igor Serdyukov.