
Un viaggio alternativo nella vita delle isole della Laguna Nord per scoprire la storia e le tradizioni veneziane tra attività di pescaturismo e agricoltura.
Burano, Mazzorbo, Torcello, Sant’Erasmo: le isole della Laguna Nord sono scrigni di segreti e bellezze nascoste che si possono scoprire in ogni periodo dell’anno grazie a persone che conservano e promuovono la vita sull’acqua e l’essenza di venezia.
Parliamo dei pescatori di Burano che propongono attività di pescaturismo, del Consorzio Venezia Nativa che propone attività per le vacanze, della Casa Museo Andrich, luogo incontaminato tra arte e natura, della Tenuta Venissa a Mazzorbo e delle aziende agricole di Sant’Erasmo che portano la verdura fresca ogni giorno a Venezia.
Gli oltre 550 km della Laguna di Venezia sono disseminati di isole, canali, panorami mozzafiato, segreti incastonati tra barene e paludi. Salire a bordo di una barca grazie (nel nostro caso di pescaturismo) è un modo per scoprirli e sorprendersi della vastità e della bellezza del territorio lagunare.


Tra i segreti mai svelati ci sono quelli gelosamente custoditi dai pescatori della Cooperativa San Marco, la più antica d’Italia. Fondata a Burano nel 1896, la cooperativa si occupa della pesca di vongole veraci, moeche, pesce novello che rivende nel Nord adriatico e al mercato Ittico del Tronchetto, a Venezia.
L’acqua della laguna riflette tranquilla i caldi raggi del sole mentre dall’interno della Cooperativa proviene un odore di freschin, come in gergo viene chiamato l’odore di pesce: pescati e selezionati secondo metodi tradizionali, le vongole e il pesce vengono puliti, pesati e impacchettati prima di raggiungere il mercato.
I pescatori qui sono custodi di tradizioni veneziane trasmesse di padre in figlio, ognuno con una specializzazione e i relativi trucchi: i molecanti, per esempio, hanno un metodo infallibile per selezionare i gransi matti dai gransi boni, cioè i granchi che, perduto il carapace in seguito alla muta, diventano moeche e finiscono sulla tavola dei locals come tipico piatto lagunare.
Così, su una barca, due pescatori si dedicano alla scelta dei granchi appena pescati con l’ausilio di cesti in legno detti vieri, mentre sullo sfondo si stagliano l’immensità della laguna con il profilo appena accennato di Mazzorbo e, più in lontananza, di Torcello.
In prossimità di Torcello, tra barene e paludi, sono presenti delle fosse dove viene incanalata l’acqua corrente necessaria alla conservazione del pesce novello, orate, branzini e cefali, che poi viene venduto nelle valli confinanti con la Laguna Nord. Con delle reti apposite qualcuno si cimenta nella pesca del cefalo, ma stamattina rimedia soltanto una padella.
Per chi volesse saperne di più, il progetto Habitat Torcello dell’Associazione Culturale Flamingo Art Media racconta la quotidianità, la pace, le tradizioni veneziane e i protagonisti di quest’isola millenaria, mentre Paolo Andrich accoglie i visitatori nel suo museo di famiglia, la Casa Museo Andrich, casa d’artista, galleria d’arte, orto chic, giardino storico e fattoria didattica. Scrivetegli, sarà un’esperienza impareggiabile.


Circondati da una tenera brezza lagunare, ci immergiamo nell’antico sapere dei pescatori buranelli, che offrono su prenotazione attività di pescaturismo, una proposta turistica alternativa che la Cooperativa San Marco conduce in collaborazione con la Regione del Veneto per la valorizzazione e la promozione del territorio e delle tradizioni veneziane delle isole della Laguna Nord.
È un viaggio in barca in cui ci si trasforma in pescatori per un giorno e si scoprono attivamente le realtà geografiche, storiche e sociali delle millenarie isole della laguna di Venezia, anche attraverso la valorizzazione del paesaggio, delle risorse del mare, dei percorsi e delle strutture che recuperano il territorio.
Tra queste vi è il Consorzio Venezia Nativa, nato per promuovere lo sviluppo economico, turistico e sociale delle Isole della Laguna Nord e per promuovere una maggior qualità della vita dei residenti. Il Consorzio, che riunisce i pescatori, gli artisti e gli artigiani del merletto, del vetro, delle maschere e dei bussolai, i commercianti, le attività di accoglienza e di enogastronomia, offre ai visitatori l’opportunità di assistere alle prove di lavorazione dei prodotti tipici dell’area e fare esperienze gastronomiche di eccellenza nei ristoranti locali.
Del consorzio fa parte anche la Tenuta Venissa: nata dal restauro di un’ex tenuta padronale, una delle vigne più antiche di Venezia comprende un hotel, un’osteria e un ristorante, dove si può degustare Venissa, un bianco vinificato come un rosso ricavato dalle viti della tenuta stessa.
In lontananza sorgono le case colorate di Burano che, secondo una leggenda popolare, i pescatori dipinsero in tinte brillanti per poter trovare senza fatica la propria abitazione di ritorno dal mare.


Fa parte della Laguna Nord anche l’isola di Sant’Erasmo: lunga e dalla natura lussureggiante, l’isola appare come un idilliaco villaggio di campagna tra viti e campi coltivati, dove la presenza di piccoli canali e la sagoma delle barche che passano ricordano che ci si trova in realtà in un ambiente lagunare.
In prossimità di uno dei canali che attraversano l’isola sorge I Sapori di Sant’Erasmo, azienda agricola a conduzione familiare fondata nel 1996 da Carlo Finotello. L’azienda produce verdure e ortaggi su dodici ettari di terreno che, in base alle stagioni, vedono la coltivazione di pomodori, fagiolini, indivia, scarola, cappuccio, tutti di produzione propria e senza l’uso di alcun prodotto chimico.
Sotto un sole brillante Sant’Erasmo regala l’occasione per un giro in bibicletta, fermandosi di tanto in tanto a scattare fotografie da angolature particolari, fino alla sede de I Sapori di Sant’Erasmo: è infatti possibile richiedere una visita guidata dell’azienda e acquistare in loco i prodotti, scoprendo una delle realtà agricole più prospere della laguna, ma anche le tradizioni e le abitudini del luogo.
Per gli esploratori digitali esiste anche la possibilità di ordinare le verdure online attraverso il sito internet o l’apposita app, selezionando gli ortaggi desiderati o scegliendo tra due tipi di borse di prodotti misti con effetto sorpresa.
È un appuntamento veneziano speciale quello della consegna della verdura dalla barca alle persone, dove si incontrano famiglie, professionisti, studenti: avviene a Venezia a Fondamenta Nuove, a San Giobbe, a San Trovaso, a Sant’Elena, al Lido e alla Giudecca.



Così, con l’impegno quotidiano degli agricoltori di Sant’Erasmo e il passaparola costante dei clienti soddisfatti, ortaggi freschi e saporiti hanno cominciato a ricomparire nelle case dei veneziani e, recentemente, in quelle degli studenti fuorisede, sempre più attenti alla qualità del cibo e sempre meglio integrati nella vita e nelle tradizioni veneziane.
Articolo di Marcella Sartore.
Le foto sono di Dave Krugman, @dave.krugman, Inna Shnayder, @inna.shnayder, Andrea Antoni, @stailuan, Lorenzo Cinotti, @celestalis, e Francesca Occhi, @francesca_occhi, per Venezia da Vivere.
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Habitat Torcello: www.flamingoartmedia.it