Il turismo sostenibile parte da Venezia: soluzioni green per i trasporti e turismo di qualità con Repower e Venezia da Vivere
Sensibilizzare il pubblico sul tema della transizione ecologica di Venezia e della sua mobilità su acqua è uno degli obiettivi di Repower, impegnata su diverse iniziative volte a rafforzare la sua presenza a Venezia e per approfondire i temi turismo consapevole e mobilità sostenibile avviati con Venezia da Vivere durante la giornata di turismo sostenibile per l’inaugurazione di Venice Fashion Week 2022 a bordo della barca full electric Repowere.
Repower supporta il contest Venezia nel Futuro ideato da e-concept, azienda veneziana impegnata nell’elettrificazione dei trasporti a Venezia, che presenterà l’artista vincitore mercoledì 30 novembre all’Hotel St. Regis Venice.
Venezia e il turismo sostenibile è il tema del convegno in mobilità a emissioni zero a bordo di Repowere lungo il Canal Grande, il primo di una serie di incontri sul tema Il turismo del futuro. Venezia è una città che può ispirare il mondo anche sul tema turismo, come è emerso nell’incontro che ha visto confrontarsi sul futuro di Venezia istituzioni, esperti di settore, giornalisti e i direttori dei principali hotel veneziani.
Turismo e artigianato insieme per elevare Venezia
“È in corso un lavoro di riposizionamento comunicativo della città” ha spiegato l’assessore Simone Venturini alla conferenza stampa di Venice Fashion Week. “Abbiamo lavorato per intercettare nuove forze, energie e filoni da coltivare. Tra questi la moda, sia in termini di fashion show che di valorizzazione delle eccellenze territoriali. Il calendario di Venezia è ora costellato di eventi di moda, iniziative di grande richiamo internazionale. Qui giunge un turismo ricercato in cerca di creazioni autentiche, esclusive e uniche, come quelle dei nostri artigiani dei settori moda, legno, gioielleria, vetro e così via. Dobbiamo far conoscere queste bellezze inserendole in un circuito complementare al turismo di alta qualità. Turismo e artigianato insieme dunque per elevare Venezia”.
“L’artigianato di qualità, sostenibile ed esclusivo fa parte del dna di Venezia” ha aggiunto l’assessore Paola Mar. “A Venezia da sempre si produce arte, moda e artigianato di lusso. Qui dall’anno 1000 si realizzano grandi tessiture, ricordiamo ad esempio la lavorazione della seta, ma si producono anche fantastici gioielli. Venezia luogo sostenibile, fucina di un artigianato altrettanto sostenibile: in città infatti non si è mai prodotto su larga scala”.


Il turismo è sempre più attento alla sostenibilità
Sostenibilità e innovazione insieme al design sono elementi chiave del progetto Repower. “Questa non è solo una barca, ma un modello in cui crediamo, ovvero che la mobilità sostenibile venga vista per quello che già è: una leva di business chiave per il turismo, capace di intercettare una domanda sempre più attenta alla sostenibilità in ogni momento dell’esperienza di viaggio” ha spiegato Davide Damiani di Repower Italia. “Siamo convinti che Venezia rappresenti un palcoscenico perfetto per potenziare la diffusione di questa tecnologia. Il trasporto elettrico va vissuto, non solo raccontato. Le vibrazioni, le emissioni, il rumore creano un’esperienza”.
Fabrizio D’Oria, direttore di Vela S.p.A, l’azienda di trasporti pubblici di Venezia, ricorda che la barca Repowere è stata presentata al Salone Nautico ed è da due anni partner della Mostra del Cinema di Venezia al Lido. “L’approccio progettuale di Repower è straordinario, in quanto si è declinato alla motorizzazione della barca nella tradizionale forma della lancia (tipico taxi acqueo veneziano). Gli esterni rimangono invariati, ma gli spazi interni sono stati riprogettati e ottimizzati. La capienza infatti è di ben 21 persone e gli spazi di stoccaggio sono considerevoli.”
D’Oria fa presente come l’amministrazione abbia lavorato sull’impatto qualitativo verso il turismo negli ultimi anni, portando l’esempio del Carnevale e di come esso sia tornato a essere diffuso; o ancora di come la festa del Redentore sia stata mantenuta a numero chiuso sulle rive. “Ci siamo impegnati a rendere gli appuntamenti più cadenzati, proprio come è appena accaduto nell’ultimo mese, che ha visto il susseguirsi della Venice Cocktail Week, la Venice Design Week e ora della Venice Fashion Week.” Conclude sottolineando quanto sia importante l’integrazione e il dialogo con la città: “Venice Fashion Week lo ha sempre fatto e anche il programma di quest’anno è connesso con la produttività della città, fatta di piccoli artigiani e artisti locali. Questo permette alla città di comunicare un messaggio importante.”
Artigianato, eventi, moda e cultura per un turismo nuovo
“Venezia si propone come città esemplare per la transizione alla sostenibilità” hanno evidenziato gli organizzatori del convegno, Laura Scarpa e Lorenzo Cinotti di Venezia da Vivere. “È da sempre una fabbrica lenta di prodotti preziosi e durevoli. La sostenibilità è un tema cruciale oggi in una Venezia che cerca nuovi modelli per un turismo di qualità. La sfida secondo noi passa per la valorizzazione dell’alto artigianato che unisce l’eredità del passato al desiderio di nuovi orizzonti”.
“Chi decide di vivere a (e con) Venezia, ne incarna il DNA fondato sulla resilienza” prosegue Laura Scarpa. “Venezia è da sempre stata il prodotto di un dialogo tra natura ed essere umano. Da questo dialogo emergono capacità creative eccezionali. Si pensi alla maestria dei veneziani di unire prodotti, tradizioni e culture provenienti da tutto il mondo per trasformarli in oggetti sublimi, distintivi di questo luogo, o alla loro lungimiranza: la Serenissima rimase fedele alla qualità, piuttosto che alla quantità, durante tutta la sua storia. Pochi pezzi, a regola d’arte. Un concetto che è ora così attuale e dal quale ci si può far ispirare.”
“Venezia da Vivere si fa carico della responsabilità di cambiare la percezione che il viaggiatore ha di Venezia”, ha concluso Lorenzo Cinotti. “Con ogni manifestazione che organizziamo facciamo scoprire il lato produttivo e creativo del tessuto urbano”.
La mobilità sostenibile è uno degli aspetti del turismo del domani
Repower ha la possibilità di creare un ecosistema integrato della mobilità, entro il quale è possibile ricaricare sia una barca che un’automobile, grazie alla stessa palina elettrica. Al Lago di Garda questo accade già, semplificando molto la vita dei driver. È possibile fare la differenza sui tempi di adozione del metodo rendendo l’elettrico accessibile e di facile fruizione.
A questo proposito si è sviluppata una piattaforma digitale per segnalare gli strumenti a disposizione dei driver elettrici. È stato adottato un approccio di “coopetition”, ossia la competizione legata alla cooperazione con i competitor. La piattaforma è quindi divenuta un punto d’incontro virtuoso tra industrie e competenze.
Si stima che col tempo il full electric diventerà più accessibile e che il costo di ricarica sarà di un decimo rispetto alle barche tradizionali. Il tempo per la carica sarà sempre più breve: Repowere viaggia a una velocità di 6-7 nodi e ha un’autonomia di 12-14 ore. Questo significa che, con una presa domestica, impiega una notte a ricaricarsi del tutto.
Quando il settore turistico riuscirà a intercettare e implementare questo trend, l’indice di redditività del capitale investito sarà sempre più alto. Oltre all’aspetto propriamente pratico e dal grande potenziale che porta all’offerta di opzioni di mobilità green e fidelizzazione dei clienti.
Una risposta a una domanda crescente
Il consumatore sta diventando sempre più attento al proprio carbon footprint e si chiede come può ridurre attivamente il proprio impatto.
Andrea Di Maso, Director of Sales del Baglioni Hotel Luna, condivide come, nella sua esperienza, Venezia venga vista come una città “healthy” e pertanto, da parte dei turisti degli hotel a cinque stelle come il Luna Baglioni, è alta la richiesta di servizi in mobilità green. Per esempio nei formulari di Expedia la parte dedicata alla sostenibilità è sempre più estesa. Se ben studiato e sviluppato questo trend rappresenta un’opportunità di differenziazione e una leva di marketing.
La collaborazione di Repower con e-concept è un passo importante. L’impegno della start-up veneziana è contribuire a creare l’infrastruttura per lo sviluppo di trasporti sostenibili in laguna, creando prodotti di mobilità elettrica che si sposino con l’immaginario di Venezia, dal design integrato e funzionale al prodotto finito.
Questo impegno si concretizza in eDock: la palina elettrica da alcuni anni nel canale della Misericordia e ora anche all’hotel The St. Regis Venice con la funzione integrata di “palo da casada” (palo d’ormeggio di un palazzo aristocratico) e di ricarica per le imbarcazioni elettriche dell’hotel.
Gloria Beggiato, direttrice dell’Hotel Metropole, afferma: “Bisogna dedicarci a mantenere e proteggere tutto quello che è storia. Serve un duale approccio: di conservazione e di rinnovamento.” La tradizione va quindi rispettata, un valore caro a Repower e a e-concept che pongono attenzione alla bellezza, valorizzazione dell’ambiente circostante e all’integrazione con l’identità del luogo in tutti i loro prodotti.


Venezia e il turismo sostenibile: un talk in mobilità a emissioni zero
Per Anthony La Salandra di Risposte Turismo “un certo tipo di offerta traina un certo tipo di domanda, e in questo caso l’offerta elettrica ha il potenziale di trainare una certa tipologia di clientela: un viaggiatore informato e cosciente, che comprende l’importanza di esplorare Venezia con tempi diversi, lenti, rispettosi dei cicli naturali e delle dinamiche sociali ed economiche locali. Questa narrativa può ridefinire il messaggio della città, che va oltre gli stereotipi, che propone alternative che possono rispecchiare più esigenze specifiche“.
Un’idea di turismo sostenibile per il futuro
Stefano Croce, presidente delle Guide turistiche di Venezia, porta la testimonianza del lavoro svolto giornalmente dalle guide turistiche al fine di trasmettere ai viaggiatori che Venezia ha molto più da offrire oltre a San Marco e Rialto. Le guide hanno un ruolo di prim’ordine nell’educare il turista, e nel rendere noto che la sostenibilità ambientale è un volano sociale ed economico.
“Negli studi di settore si nota come il turista attento si muova quasi in punta di piedi rispetto a un turista convenzionale. Al momento però manca un decalogo unificato e condiviso di regolamenti e comportamenti, i tentativi però non sono mancati.
Qualche anno fa l’associazione aveva prodotto un filmato di tre minuti che illustrava i comportamenti sostenibili suggeriti per il turista che si approccia a Venezia. Doveva essere un video da mostrare negli aerei prima dell’atterraggio o in aeroporto agli arrivi. Sfortunatamente la diffusione non ha trovato seguito. Nonostante ciò, c’è ancora una gran volontà di dare inizio a un movimento dal basso e il nostro appoggio è garantito.”
Gioele Romanelli di Hotel Flora, Casa Flora, Hotel Novecento e Inside Venice ricorda come siano stati proprio Laura e Lorenzo di Venezia da Vivere a spingere lui e il suo team a consolidare l’approccio all’ospitalità sostenibile che ora li contraddistingue.
Un esempio come collettore di iniziative e incontri che fanno vivere la città e che rendono concrete le possibilità offerte da Venezia. “Siamo testimoni di una grande rinascita. Gli operatori dell’hospitality fungono da connettori tra la città vera e chi la città la deve scoprire. A Casa Flora si invita il visitatore a sporcarsi le mani: il turista diventa residente temporaneo, parte attiva del tessuto urbano, che può andare al mercato a comprare il pesce e imparare a cucinarlo...”
Un altro successo nel campo della ricettività a 360 gradi viene rappresentato da Matteo Bisol di Venissa che definisce “Venezia è una città moderna – riferendosi agli elementi che ora vengono integrati in altre città del mondo ma che qui esistono by-design – ci si muove a piedi, c’è il contatto con l’acqua, si instaura un rapporto stretto con la natura e si è circondati da bellezza. Venezia è patrimonio dell’UNESCO, questo ci permette di alzare l’asticella della qualità offerta, non bisogna aver paura a essere elitari. Soluzioni costose possono declinarsi in soluzioni accessibili, a volte è solo una questione di tempo.”
“Noi di Corte di Gabriela – parla Gianluca Lorenzet – abbiamo installato il primo sistema Galletti a Venezia e questo ci permette di accendere l’impianto a gas solo tre mesi all’anno. Abbiamo scommesso sulle nuove tecnologie green e ora ne raccogliamo i frutti.” Inoltre, spiega come l’hotel adotti una politica di zero-plastic e zero-waste: “La lavanderia è interna e usa solo macchine Miele inverter e prodotti ecologici. Come Gioele, anche noi invitiamo il cliente a venire a prepararsi la colazione, quindi si cucina insieme, si parla, si scambiano idee.”
“Questo progetto ci unisce” dice Gloria Beggiato, direttrice di Hotel Metropole: “Il turismo sostenibile è un discorso comune che va oltre le diverse associazioni di albergatori di cui facciamo parte e che troppo spesso non dialogano. Bisogna trovare lo spazio per parlare di ciò che si può fare e che ci stimola.” Pensiero condiviso da Patrizia Hofer del The St. Regis Venice, che sottolinea l’importanza di arrivare a obiettivi comuni tra albergatori veneziani.
Alain Bullo dell’Hotel Londra Palace, parte di Relais & Chateaux, presenta come il Gruppo sia da sempre impegnato a mettere insieme cucina, ospitalità e sostenibilità. E lancia una domanda provocatoria: “Facciamo queste cose, ma poi cosa facciamo quando torniamo a casa?”, rimarcando come la non-comunicazione tra le diverse associazioni sia un problema urgente da risolvere e di come sia responsabilità di tutti gli operatori.


Stimoli urbani
Sofia Ressia, project manager di Upskill 4.0, spiega lo spin-off dell’Università di Ca’ Foscari di Venezia che sviluppa progetti in grado di creare un ponte virtuoso tra imprese e studenti.
Il progetto è un invito alle PMI nel mettersi in discussione attraverso la metodologia del design thinking, cercano di trovare soluzioni consone e innovative per i fruitori del prodotto o servizio. Il concetto, valido anche realtà aziendali storiche e radicate, è: rinnovare è essenziale. Al momento Upskill si sta dedicando a educare il viaggiatore che arriva a Venezia sviluppando soluzioni che accompagnano il turista prima del suo arrivo in isola, e che si concludono poco dopo la partenza.
Foto di Marta Formentello. Questo articolo è stato realizzato con il prezioso contributo di Carlotta De Toni e Lucia Pecoraro