
Nona giornata alla Mostra del Cinema di Venezia sempre più ricca di film interessanti con il Salvador Dalì di Dupieux, la Roma trasfigurata di “Amor” e la prima volta al Lido di Giorgio Diritti. 07 settembre è anche il giorno di A Dress for Venice e del party di Ciak
L’atmosfera al Lido di Venezia, come spesso succede nella seconda settimana del Festival, si è fatta leggermente più pacata ma non per questo è scesa l’offerta di film e di eventi per chi ha deciso di rimanere. Vi raccontiamo quello che c’è da vedere oggi 7 settembre 2023 sperando di avervi nostri ospiti all’Hotel Excelsior per la presentazione di A Dress in Venice, iniziativa ideata da Venezia da Vivere.
La prima volta in laguna per Giorgio Diritti
Il regista Giorgio Diritti, vincitore del David di Donatello per Volevo Nascondermi, è per la prima volta in Concorso a Venezia con Lubo, la storia di un artista di strada Jenisch chiamato alle armi dall’esercito elvetico per difendere la confederazione dal rischio di un’invasione nazista nel 1939. Al suo ritorno scoprirà che i suoi tre figli sono stati portati via dal Programma Nazionale di rieducazione per i bambini di strada, e che la moglie è stata uccisa mentre tentava di impedirlo. Inizia così la sua battaglia per ottenere giustizia, per se stesso e per tutti gli altri come lui.
La storia, ispirata al romanzo Il seminatore di Mario Cavatore (Einaudi 2004) offre al regista di raccontare come “princìpi folli e leggi discriminatorie generino un male che si espande come una macchia d’olio nel tempo, penetrando nelle vite degli uomini, modificandone i percorsi, i valori, generando dolore, rabbia, violenza, ambiguità”.
La follia di Questin Dupieux incontra il mondo di Dalì
Forse uno dei film più attesi dal nostro team, Fuori Concorso, è Daaaaaali! di Quentin Dupieux con un cast di attori francesi veramente notevole.
Sullo schermo si alternano infatti Pierre Niney (Frantz, Yves Saint Laurent), Anaïs Demoustier, Gilles Lellouche (7 uomini a mollo), Édouard Baer, Jonathan Cohen (che abbiamo visto alla Festival tra i protagonisti di Making of), Pio Marmaï, Didier Flamand e Romain Duris (I tre moschettieri).
Il film racconta di una giovane giornalista francese che incontra ripetutamente Salvador Dalí per un progetto di un documentario le cui riprese però non hanno mai inizio…
Il regista di Mandibules ricostruisce la complessa personalità di Dalí affidandone l’interpretazione a diversi attori, promettendo di portare sullo schermo qualcosa di inaspettato. Nei prossimi giorni vi faremo sapere le nostre impressioni.
Fuori Concorso è anche Amor di Virginia Eleuteri Serpieri che porterà invece il pubblico in una Roma probabilmente un po’ diversa da quella vista nei giorni scorsi nei film di Sollima e di Castellito.
È il 12 luglio 1998 e Roma è deserta perché è in corso la finale dei mondiali di calcio, e Teresa sceglie questa serata per decidere di farla finita gettandosi nel Tevere. La figlia Virginia nel buio della notte attraversa questa città vuota alla sua ricerca. Vedrà la madre riemergere dal fiume per raggiungere “Amor”, un luogo che somiglia a Roma con acque e fontane, ma dove gli animali sono liberi di circolare e dove tutti “si prendono cura l’uno dell’altro, incondizionatamente”.
Storie di adolescenti
Anche se quello di Diritti è probabilmente quello più atteso, il primo film in Concorso della giornata è Holly dell’olandese Fien Troch.
Racconta la storia di una quindicenne, scampata, quasi per una premonizione, ad un grave incendio che ha colpito la sua scuola, causando numerose vittime e sconvolgendo la vita della comunità locale. La giovane sarà coinvolta dalla docente Anna nel supporto psicologico ai sopravvissuti, grazie all’innata capacità di Holly di trasmettere tranquillità e speranza.
La regista ha dichiarato di aver voluto dar vita ad “un’esperienza filmica schizofrenica combinando il dolore con la pazzia dei personaggi e delle situazioni, che si manifesta attraverso il ritmo della narrazione”, dapprima lenta poi sempre più caotica e concitata. Figlia di un celebre montatore vincitore del Cesar, Fien Troch ha vinto il premio per la regia nella sezione Orizzonti nel 2016.
E di adolescenti parlano anche i due film presentati oggi nella sezione Orizzonti. Il primo è Paradiset Brinner (Paradise Is Burning) della regista svedese Mika Gustafson, che, secondo la regista stessa, è “una dichiarazione d’amore alla sorellanza”.
È la storia di quattro sorelle che, per non essere date in affidamento dai servizi sociali, e probabilmente separate, cercano qualcuno che possa fingere di essere la loro madre.
Gasoline Rainbow di Bill Ross e Turner Ross è invece la storia di cinque adolescenti dell’Oregon che a bordo di un van sgangherato cercano di raggiungere la costa del Pacifico.
I registi hanno raccontato di aver sviluppato il progetto durante il lock down. “Con una cartella di appunti e idee e cinque attori alle prime armi, ci siamo lanciati in una grande avventura … un autoritratto estemporaneo della nuova generazione”.
Gli altri film della giornata
Sempre per Orizzonti saranno presentati i corti in Concorso: A Short Trip di Erenik Beqiri, Dive di Aldo Iuliano, Wander to Wonder di Nina Gantz, Dar Saaye Sarv (In the Shadow of the Cypress) di Hossein Molayemi e Shirin Sohani, Sentimental Stories di Xandra Popescu e Aitana di Marina Alberti.
Fuori Concorso sarà presentato, sempre in Orizzonti, il corto Welcome to Paradise del regista di Ariaferma Leonardo Di Costanzo con Marta Cammi, Sofiane Bahari e Giorgia Restelli.
Orizzonti Extra presenta Bota jonë (Phantom Youth) dell’albanese Luàna Bajrami, un film ambientato in Kosovo nel 2007, otto anni dopo la fine della guerra. Si tratta dell’ennesimo film che quest’anno riflette sulle conseguenze della guerra, in questo caso viste con gli occhi di due giovani che si trasferiscono a Pristina per frequentare l’università.
Per la Settimana della Critica saranno presentati Las memorias perdidas de los árboles (The Lost Memories of Trees) di Antonio La Camera e Malqueridas di Tana Gilbert.
Per le Giornate degli Autori sarà presentato To kalokairi tis karmen (The Summer with Carmen) di Zacharias Mavroeidis.
Infine, per Venezia Classici, sarà la volta della versione restaurata di King and Country di Joseph Losey e di quella dell’iraniano Saaz Dahani (Harmonica) di Amir Naderi e del documentario Un’altra Italia era possibile, il cinema di Giuseppe De Santis (Giuseppe De Santis -The Artist, the Man) di Steve Della Casa.
Ricordiamo che oggi alle 12:30 nella sala della Regione del Veneto all’Hotel Excelsior Elena Donazzan, Assessore all’istruzione, formazione, lavoro e pari opportunità presenterà la terza edizione di A Dress For Venice con gli ideatori Laura Scarpa e Lorenzo Cinotti di Venezia da Vivere.
Il progetto che connette designer, artigiani e innovazione sostenibile, debutterà anche sul Red carpet, con un abito indossato dall’attrice Margot Sikabonyi (Bocche Inutili, Boris, I cesaroni) e anticipa la Venice Fashion Week, manifestazione dedicata alla sartoria, all’artigianato e alla moda sostenibile a Venezia, che quest’anno festeggia 10 anni e si svolgerà dal 19 al 28 ottobre 2023.
Questa sera, infine, la terrazza Cartier ospiterà uno degli eventi immancabili alla Mostra del Cinema, il party della rivista Ciak, che cura il Daily Magazine distribuito tutti i giorni qui al Lido e che raccoglie ogni anno i volti più noti del cinema italiano (e non solo).
Articolo di Pietro Gallina di veneziacinema.com.
Le foto del 07 settembre 2023 sono di Igor Serdyukov e Rossana Viola.