
Tre installazioni, un giardino, performance teatrali, mobilità sostenibile e le riflessioni di artisti, architetti, designer, filosofi e botanici per BioGrounds, un racconto con il museo MAXXI dell’ecosistema dell’isola della Certosa in occasione della Biennale Architettura di Venezia
Un giardino, tre installazioni immersive, mobilità sostenibile per scoprire l’isola in silenzio e le performance dei giovani attori del Teatro Stabile del Veneto ci aspettano con BioGrounds nella laguna di Venezia sull’isola della Certosa in occasione del Laboratorio del Futuro, la Biennale di Architettura.
BioGrounds. Per una nuova coscienza ambientale è il progetto del MAXXI il Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, a cura di Domitilla Dardi, senior curator del MAXXI per il design, realizzato con il brand italiano Alcantara in collaborazione con Vento di Venezia, la società veneziana che alla Certosa progetta, realizza e gestisce strutture e servizi per la nautica da diporto in laguna e che è impegnata nel progetto di rigenerazione e bonifica urbana dell’isola.
Biogrounds. Per una nuova coscienza ambientale
Preview stampa venerdì 19 maggio
pre-opening sabato 20 maggio
apertura al pubblico domenica 21 maggio
Con performance artistiche, installazioni sonore, passeggiate guidate, e-bike per scoprire l’isola
Performance teatrali per l’opening
Venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 maggio l’inaugurazione con le performance del Teatro Stabile del Veneto che porta in isola il suo laboratorio MIKROS KOSMOS vita e luce, performance con i giovani attori di Tema Cultura Academy a cura di Giovanna Cordova nell’ambito del Festival Mythos dedicato all’arte greca.
Scoprire le installazioni e l’isola della Certosa
Electric mobility partner del progetto, Repower permetterà ai visitatori di esplorare l’isola e percorrere i sentieri che collegano le installazioni in silenzio e senza alterare l’equilibrio microclimatico dell’area, mettendo a disposizione il suo ecosistema di soluzioni per la mobilità sostenibile.
Dal 19 maggio al 4 giugno 2023 Repower attiverà sull’isola della Certosa un servizio di micromobilità ispirato a DINAclub, il progetto nato per elettrificare le ciclovie d’Italia, con quattro rastrelliere smart DINA, sviluppate per le biciclette a pedalata assistita, che garantiranno l’energia necessaria per la flotta di venti e-bike messe a disposizione da Cambiobike, e che i visitatori potranno noleggiare gratuitamente, previa registrazione presso l’infopoint dell’Isola della Certosa.
Nei giorni di inaugurazione, l’accesso all’isola sostenibile e nel più assoluto silenzio sarà possibile grazie alla barca full electric Repowere, e due cargobike LAMBROgino a pedalata assistita, premiati con il Compasso d’Oro al design nel 2022, saranno a disposizione per il tour delle installazioni.
Il Giardino dei Semi
Con BioGrounds prosegue la collaborazione tra MAXXI e Alcantara, avviata nel 2011, che esce per la prima volta dalle sale del museo: il Giardino Seed bed di Studio Ossidiana degli architetti Giovanni Bellotti e Alessandra Covini.
Gli uccelli migratori sono fondamentali per la biodiversità, essendo veicoli per il trasporto di semi vegetali, e le isole come la Certosa sono tappe fondamentali dei loro spostamenti. Il giardino progettato con il materiale Alcantara è un ambiente protetto in divenire, un luogo di sosta e ristoro sia per l’uomo che per gli uccelli.
Le installazioni
“Le installazioni, che prevedono la partecipazione attiva del pubblico, sono un dispositivo per mettere in moto la riflessione sull’ambiente.” spiega Domitilla Dardi. “Con la sua ricca biodiversità e le sue radure, boschi, strutture storiche e contemporanee, l’isola della Certosa è il luogo perfetto per questo progetto, che ne rafforza la vocazione a parco pubblico partecipato e consapevole”. Le opere sono state pensate per trasformarsi e convivere con l’ambiente e subire un deterioramento segnato dal passare del tempo.
Per Invasi, di Andrea Anastasio con Angela Rui, una miriade di vasi in terracotta – tra i primi artefatti della storia umana, archetipo del “fare” e prima casa creata dall’uomo per una pianta – torneranno alla natura, colonizzati da piante spontanee o trasformati in rifugio per animali.
Lo Spaccasassi dei videoartisti e architetti Beka & Lemoine con il botanico Stefano Mancuso è un albero nel chiostro della Certosa, il Bagolaro (Celtis australis). Chiamato spaccasassi perché cresce tra le pietre anche in condizioni ostili, è simbolo di forza e resistenza. Le attività performative ci permetteranno di ascoltare il rumore vivo della sua linfa che scorre, i canti popolari della semina e del raccolto, di assaggiare piatti preparati con le erbe spontanee dell’isola e di ricevere un piccolo libro d’artista con la conversazione tra Beka&Lemoine e Mancuso, e un seme di spaccasassi.
Populus Alba è l’albero parlante dei designer Andrea Trimarchi e Simone Farresin di Studio FormaFantasma in dialogo con il filosofo Emanuele Coccia. Gli alberi sono organismi viventi: ascolteremo la voce di un pioppo accostando lo smartphone.
Durante il primo giorno di vernissage il team di LINA Platform lancerà l’open call 2024 dedicata alla promozione dei giovani talenti in architettura e organizzerà una visita guidata alle opere.




Programma di domenica 21 maggio
Ore 11:30 SPACCASASSI
Creazione di un mito contemporaneo
Performance e installazione sonora di Beka & Lemoine realizzata in collaborazione con sound artist Daniel Meir e il Teatro stabile del Veneto – Teatro Nazionale
Attori: Adriano Iurissevich, Giorgio Spiller
Ore 12 SPACCASASSI
Creazione di un mito contemporaneo
Performance Albero di canto: coro voce specifica a cura di Anna Maria Civico
Performer: Anna M. Civico, Beatrice Di Fonzo, Giulia Gatto, Milena Jankovich, Carla Marazzato, Giovanni Paladini, Sara Paolini, Roberta Ruggiero, Raffaele Silvestre e Patrizia Veclani. Crediti: C.T.R. Centro Teatrale Ricerca Giudecca VE, Voce Specifica
ore 13 MIKROS KOSMOS Life and light
Performance del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale con i giovani attori di Tema Cultura Academy a cura di Giovanna Cordova nell’ambito del Festival Mythos.

L’isola della Certosa e l’arte: un parco urbano consapevole e partecipato
“Un luogo dove vivere l’essenza più magica della Laguna di Venezia, nel totale rispetto del suo eco-sistema.” dice il velista Alberto Sonino, founder e anima del progetto Vento di Venezia. La Certosa è una delle isole più estese della Laguna nord di Venezia. L’interessante storia dell’isola, sede di un monastero quattrocentesco di monaci certosini da cui prende il nome, delle sue caratteristiche di bocca di porto e via preferenziale per l’ingresso in laguna a Venezia, e le sue valenze naturalistiche e la sua florida vegetazione la fanno rientrare a luogo privilegiato per contesti artistici e culturali e al dibattito sulla sostenibilità.
Nel 2022 l’isola è stata sede del Padiglione Namibia alla 59. Esposizione Internazionale di Arte della Biennale di Venezia con il progetto di Land Art The Lone Stone Men of the Desert, sculture che invitavano a una riflessione sulla sostenibilità. Nel 2021 la foresta dell’isola è stata parte dell’imponente opera Green Lens di Doug Aitken (California, 1968) realizzata per la sfilata di Yves Saint Laurent, grazie alla volontà di Anthony Vaccarello di far dialogare il brand di moda con territori inconsueti attraverso l’intermediazione dell’arte contemporanea.
Alberto Sonino ha creato assieme a Raffaele Alajmo anche un progetto di rigenerazione e bonifica urbana dell’isola e Hostaria, un ristorante sull’acqua parte del Gruppo Alajmo.
Il progetto Biogrounds ha il contributo di Banca d’Italia e il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Regione del Veneto e Comune di Venezia. Tra gli sponsor Repower e Magaldi Power.
www.maxxi.art | www.veneziacertosamarina.it | www.alcantara.com
Foto di Vento di Venezia, Marta Formentello e dell’Ufficio Comunicazione di Alcantara.