Dal 1750 il Caffè Lavena in Piazza San Marco è luogo di ritovo per intellettuali e artisti
Il Caffè Lavena è sempre stato un luogo d’incontro di artisti e viaggiatori: Wagner componeva al piano superiore, D’Annunzio ed Hemingway sedevano ai tavolini in Piazza San Marco. I veneziani amano prendere un caffè al banco insieme ai gondolieri e incontrare gli amici durante l’ora dello spritz, mentre l’orchestra suona Morricone, Piazzolla, Puccini e Strauss.
Iniziare la giornata al Caffè Lavena, uno dei cafè storici di Piazza San Marco, vuol dire riprendere i passi degli ambasciatori provenienti da paesi lontani: chiunque arrivasse via mare all’antica porta della città, le Colonne di Marco e Todaro (il Leone alato e San Teodoro) restava abbagliato dalla magnificenza e dalla bellezza della Piazza e del Palazzo Ducale.
E mentre il sole fa brillare i mosaici della Basilica di San Marco, è bello essere in uno dei Locali Storici d’Italia, un pezzo importante della vita di Venezia aperto dal 1750 ai piedi del campanile di San Marco come bottega da caffè. Fulcro della vita sociale e culturale di Venezia già durante la dominazione austro-ungarica, amato da artisti, intellettuali e viaggiatori, il Caffè era chiamato Caffè dei Foresti per la sua clientela internazionale.
Nel 1860 il proprietario era Carlo Lavena, un uomo colto e brillante che richiamò nel Caffè un folto circolo di artisti e musicisti, tra cui Richard Wagner, che vi compose brani del Parsifal e il duetto di Tristano e Isotta, e amava prendere il tè coi pasticcini o un cognac nella loggia superiore del Caffè con la moglie Cosima, le figlie e il suocero Franz Liszt (il tavolino e le sedie originali sono stati conservati fino ad oggi).
Lavena conservò l’architettura originale, gli arredi d’epoca, gli specchi settecenteschi e il lampadario in vetro di Murano, capolavoro degli artisti vetrai Barovier e Toso. La grandiosa decorazione con teste di moro che trionfa al centro della loggia sottolinea la vocazione cosmopolita di Venezia, mentre il piano superiore, caratterizzato da pannelli settecenteschi con bordure d’oro zecchino dell’epoca, regala un affaccio unico sul centro della Piazza San Marco.
Tanti altri artisti dell’epoca qui formarono un circolo culturale che richiamò nomi come come Arthur Rubinstein Mstislav Rostropovic, Karl Bòhm, Franco Corelli, Cecilia Gasdia e Uto Ughi, ma anche Ugo Foscolo, Gabriele D’Annunzio, Honoré de Balzac, Alberto Moravia, Goffredo Parise e altri nomi della cultura e dell’arte internazionale. Carlo Lavena vantava la fama di ottimo pasticciere e rese noto il Caffè anche all’estero, esportando i suoi dolci in tutta Europa.
Nei lunghi anni di attività il Lavena mantiene una rinomata produzione di pasticceria e gelateria artigianali, oltre ad una vasta gamma di aperitivi e di cocktail, ora preparati con cura dai barman A.I.B.E.S. (Associazione Italiana Barman e Sostenitori) Massimo, Alessandro e Diego. Non a caso i veneziani hanno l’abitudine di frequentare il Lavena per l’aperitivo o dopo la cena.
Le foto sono di Riccardo Rizzetto, @riccardorizz, per Venezia da Vivere.
Caffè Lavena
Piazza San Marco, 133/134
Tel: +39 041 5224070
www.lavena.it