
13 immagini per parlare di Venezia nel futuro. Scopriamo i creativi e le opere del primo concorso di idee ideato da e-concept, la start-up veneziana di mobilità sostenibile
Mercoledì 30 novembre all’hotel The St. Regis Venice scopriremo il vincitore di Venezia nel Futuro, la prima edizione del contest per immagini ideato da e-concept con Repower, Lightbox, e Venezia da Vivere.
e-concept è una start-up innovativa nel settore della green economy impegnata per il futuro di Venezia con l’evoluzione della nautica elettrica. Il concorso ha selezionato 13 creativi invitati a rappresentare attraverso un’immagine la visione di Venezia nel futuro per sensibilizzare sulle tematiche della sostenibilità e del cambiamento climatico.
Artisti, grafici, fotografi hanno immaginato un futuro per Venezia: Sofia Bisoffi, Alvise Bittente, Marco Camuffo, Zaccaria Canal, Mattia Caracciolo, Giacomo Cosua, Alex Cottin, Irene Fuga, Giacomo Gandola, Nicolò Giordano, Jacopo Rosati, Marco Valmarana e Lucia Veronesi.
The St. Regis Venice sul Canal Grande è il primo hotel veneziano ad essersi dotato di una Palina per il rifornimento di imbarcazioni elettriche.
La giuria di e-contest è composta da Claudio Iannelli fondatore di e-concept, Mara Sartore direttrice di Lightbox, Sergio Pascolo docente IUAV e presidente di Venice Urban Lab, Jane Da Mosto co-fondatrice della NGO We are here Venice, e Laura Scarpa co-fondatrice di Venezia da Vivere.


Sofia Bisoffi Scorcio temporale sul Canal Grande
L’immagine rappresenta una visione collettiva, tra l’onirico e il reale, della Venezia del futuro. Un portale temporale alimentato da un e-dock permette di specchiarsi in una Venezia in cui il verde e la tecnologia convivono con armonia e discrezione alleviando le fatiche della città di oggi.
Sofia Bisoffi si è appassionata alla fotografia e al photo editing durante gli studi di giurisprudenza, imparando da autodidatta e sperimentando con il soggetto più immediatamente a disposizione: sé stessa. La fotografia è ora il suo lavoro secondario e gli autoritratti surreali sono la sua cifra stilistica, ma ama soprattutto ritrarre le persone che incontra nei suoi viaggi e hanno una storia da raccontare. Ha esposto le sue opere in occasione di tre mostre collettive a Padova e tiene corsi di fotografia e Photoshop.


Alvise Bittente Souvenir d’e-venise
“Ooh, stop Ooh Ooh With your feet in the air and your head on the ground […]” (Where is my mind? Pixies)
Venezia, nell’alta marea come un souvenir, è capovolta: le gambe sono per aria e le teste sono incastrate come il basamento di Venezia dentro il fondo della laguna.
Alvise Bittente (nato nel 1973) è un artista veneziano che ritrae la vita di tutti i giorni e gli oggetti che la circondano, concentrandosi su i piccoli ed apparentemente insignificanti dettagli attraverso i quali emerge l’inusuale punto di vista dell’artista circa la realtà del nostro stato di contemporaneità, in modo da generare dubbi e critiche sulle certezze ed i clichés.
Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia in poco tempo ha iniziato la sua carriera, collezionando premi e partecipando a numerosi eventi, specialmente a Venezia.


Marco Camuffo More people
Le impronte digitali rappresentano la gente, i veneziani, sempre più rari. Marco Camuffo è CamuffoLab, uno Studio interdisciplinare di designer guidati dalla passione e dalla curiosità. Lo studio è a Cannaregio ed è specializzato nella progettazione e realizzazione di identità visive complesse, offrendo soluzioni creative di environmental design, di design editoriale e digitale, nel campo della cultura, dell’arte e del design.


Zaccaria Canal Venezia, 2200
Uno degli effetti del cambiamento climatico nel secolo scorso fu l’innalzamento delle acque. Venezia, essendo una città a livello del mare, ne fu sommersa. I cittadini evacuarono la città e si insediarono nei territori limitrofi. Grazie alle risorse economiche messe a disposizione e al lavoro dei migliori ingegneri, la città riuscì a salvarsi con un vero e proprio miracolo di ingegneria: furono innalzate le fondamenta della città. Oggi i cittadini veneziani, reduci dagli eventi catastrofici dei secoli scorsi, gestiscono un importante porto. Iniziando la conversione della nautica verso la motorizzazione elettrica, potrà nuovamente confermarsi come esempio e guida nella grande Pantalassa globale.
Zaccaria Canal ha 21 anni ed è nato a Venezia, città in cui vive. Si è diplomato al liceo artistico statale di Venezia, sezione grafica. Attualmente è studente universitario presso Iuav al secondo anno del corso di Design del prodotto e della comunicazione visiva. Il suo interesse è sempre stato rivolto al mondo del disegno, dell’arte e dell’immagine in generale, passioni che gli hanno fatto scoprire in seguito il vasto mondo della grafica, studiando anche da autodidatta.Tutto questo gli ha permesso di fare delle esperienze lavorative già al liceo, che spaziano da cover art per artisti, locandine per eventi, brand identity e stand fieristici.


Mattia Caracciolo Lagoon Dream
Attraverso la sua opera l’artista afferma che vuole rappresentare un futuro sempre più inclusivo e sostenibile per Venezia. Una lettera d’amore alla città ma anche fra due amanti, che la vivono e celebrano ogni giorno il loro profondo legame con essa. È il racconto di un ritorno a casa, dopo un viaggio fuori dall’isola. è il 2050 e una coppia vola su un barchino elettrico verso il proprio nido d’amore. Un senso di appartenenza e comunione profondi con il proprio luogo d’origine o d’adozione. Venezia si fa portavoce di una visione sempre più contemporanea, accogliente, inclusiva e sostenibile. A scapito dei problemi che attualmente la affliggono è e sarà sempre in grado di adattarsi e trasformarsi in base alle circostanze. Un futuro d’acqua e di nuove soluzioni di vita. È una città che sa cambiare secolo dopo secolo, qui rappresentata come un caldo e romantico abbraccio, per chi vuole viverci, rimanerci e celebrarla ogni giorno con amore incondizionato. “Sogno Lagunare” è un sogno realtà di un futuro prossimo, una lettera d’amore alla città e all’amore che sa donare e generare.
Mattia Caracciolo è un illustratore italiano che vive e lavora a Venezia. Dopo aver studiato illustrazione ha iniziato la sua carriera come illustratore free-lance e creatore di contenuti digitali per diversi marchi come: Marzotto Fabrics, Lush Cosmetics, Roberto Collina, Ippolita Jewelry NYC, Alberta Ferretti e Saatchi e Saatchi. Attualmente lavora come illustratore e content creator per la start up di Psicologia Online “Unobravo’. Il suo lavoro è un mix tra minimalismo, astratto, digitale e street art. Essenziale, onirico, surreale, con un tocco retrò, dove amore, affermazione di sé, curiosità e sensibilità si incontrano per creare un universo parallelo fatto di libertà.


Giacomo Cosua Sogno di mezz’estate
La foto è stata scattata nell’estate 2015 mentre stavo svolgendo un servizio per il Financial Times, durante un viaggio attorno le isole della laguna raccontando la vita nelle isole di Venezia. La foto è stata realizzata alla fermata di S.Erasmo “Capannone”, mentre un gruppo di giovani ragazzi faceva il bagno lanciandosi dal pontile come succedeva una volta in laguna.
Giacomo Cosua è nato a Venezia nel 1983. Lavora come giornalista e fotografo. Master in fotogiornalismo e fotografia documentaria presso il London College of Communication. Ha pubblicato i propri lavori in testate internazionali quali Financial Times, Le Monde, Vice, Monocle, L’Espresso, D Repubblica, Rolling Stone e altre. Ha di recente pubblicato il suo primo libro assieme alla giornalista Rachel Spence Venice Unclocked edito da Ivory Press.


Alex Cottin La Venezia di domani
Con il suo progetto l’artista ha voluto rappresentare la sua visione della Venezia del futuro attraverso un’illustrazione. Ha pensato innanzitutto a Venezia come una donna creando una vera e propria personificazione della città, il cui volto disteso sull’acqua, elemento chiave della vita di Venezia e tema centrale del concorso, si incastra tra gli edifici e gli elementi iconici che la rendono così caratteristica. Il tema della sostenibilità nella nautica elettrica emerge nella raffigurazione della nuova palina di ricarica e-dock, anch’essa elemento caratteristico della città, il cui cavo, prima di giungere nell’imbarcazione percorre simbolicamente le strade e si intreccia con gli edifici della città per simboleggiare il modo attraverso il quale tutta Venezia può scegliere una via in direzione della sostenibilità. Il volto disteso sull’acqua simboleggia il gesto di ascolto che la città si prodiga a compiere verso la laguna, verso l’acqua e la natura per ascoltarne le esigenze e i problemi dovuti al cambiamento climatico ell’attenzione che Venezia vuole dare a questo importante tema.
Alex Cottin è un ragazzo di 24 anni che fin da piccolo è appassionato di design e creatività. Laureato in Graphic Design, oggi studia per specializzarsi in grafica per la comunicazione e ogni tanto, da circa un anno a questa parte, si diverte a realizzare illustrazioni digitali. Ha conseguito la laurea in Graphic Design e attualmente frequenta il Biennio Magistrale in Adv & Communication Graphic. In futuro vorrebbe specializzarsi in campo di UX/UI design. Opera come graphic designer dal 2015, ha realizzato loghi, rebrand, manifesti ed altri prodotti grafici per aziende e privati ma da circa un anno a questa parte ha iniziato a realizzare illustrazioni digitali avendo modo e piacere di collaborare con team creativi come Accenture Interactive e con aziende come Accenture e Fila.


Nina Fuga Coffee with mask
L’artista descrive la sua opera come ritratto di “una città in maschera tra abuso e perdita di storia e identità“.
Nina Fuga è un’artista. Vive e lavora a Londra. La sua matita è un catalizzatore per capire il mondo e per creare una connessione tra lei e ciò che la circonda. Laureata al Royal College of Art, Nina ha illustrato per American Express, Bompiani, Bulgari, Faber & Faber, Ferrari, Harper Collins, Max Mara, Pan Macmillan, Random House, Vogue, World of Interiors.


Giacomo Gandola Laguna – ieri, oggi e…
Trittico di tre foto scattate in analogico su più esposizioni, che hanno come cornice l’ecosistema veneziano nella sua rappresentazione più evocativa, quella delle barene.
“Venezia, vittima del suo ambiente e del suo stesso successo? – scrive l’artista – I residenti locali, ormai ristretti in un numero in caduta libera, osservano il declino e la decadenza della città. La sopravvivenza di Venezia come città viva e vitale è a rischio. Ma c’è ancora speranza. Idee nuove, spirito di collaborazione e immaginazione. E necessità di partire proprio dalle sue fragilità, da quell’ecosistema calpestato, spogliato della sua stessa essenza. La protezione è una necessità, la rinascita è un dovere.”
Giacomo Gandola è laureato in Storia dell’ Arte e Design con specializzazione in Show Business all’Università IULM di Milano e alla PSU di Portland. Parallelamente, ha frequentato un corso di fotografia professionale focalizzato su Henri Cartier-Bresson e l’ideale di “Instant Décisif”. Recentemente, ha ottenuto il suo Master in Curatorial Practice allo IED di Venezia. I suoi lavori come fotografo e artista trattano l’importanza del paesaggio e del patrimonio culturale. Come curatore, in futuro, vorrebbe partecipare alla produzione di progetti su come gli spazi abitativi contemporanei potrebbero essere migliorati, ricreati o ridisegnati in modo idilliaco.


Nicolò Giordano Sostenibile come bere un bicchier d’acqua
L’artista rappresenta la sostenibilità come una piccola simbolica gondola, che rimane in superficie a portare a spasso abitanti e turisti ad ammirare le meraviglie di Venezia, mentre la grande nave da crociera, che inquina l’ambiente quanto il paesaggio urbano, affonda in un bicchier d’acqua.
Nicolò Giordano ha 21 anni e una passione per la grafica sotto tutte le sue sfaccettature, dalla fotografia digitale al videomaking. Attualmente frequenta il secondo anno del corso di Graphic Design presso la Scuola Internazionale di Comics di Torino. Oltre alla grafica, è un entusiasta viaggiatore e sportivo.


Jacopo Rosati Enigma
Il futuro di Venezia è un enigma che l’artista ha scelto di rappresentare attraverso un’architettura impossibile dove i confini tra presente passato e futuro si mescolano.
Jacopo Rosati (nato a Venezia nel 1987) è un illustratore. Durante gli anni ha sperimentato diverse tecniche, dal collage al disegno digitale. Collabora con l’editoria e le agenzie di comunicazione in Italia e all’estero.


Marco Valmarana Al di là della nebbia
La foto è stata scattata il 25 marzo 2021, il giorno dei 1600 anni di Venezia. Quel giorno l’artista era uscito all’alba per fotografare la città immersa nella nebbia; voleva aggiungere degli scatti alla selezione finale della sua prima mostra fotografica Desnua. Questo scatto in particolare era stato scartato. Inedito, oggi assume un nuovo significato. La città è sommersa e nascosta nella nebbia, la visibilità è ridotta ma ecco una luce, una palina fendinebbia illumina la via, una metafora per dare una nuova luce alla città e trovare idee per nuovi futuri possibili.
Marco Valmarana è nato a Venezia nel 1990. Eredita la passione per l’acqua, la laguna e le tradizioni veneziane dal padre veneziano. Dalla madre invece, ex PR di Città del Messico, eredita un grande interesse per la comunicazione, che in seguito declinerà nel mondo dei social media. Appassionato di fotografia e viaggi sin dall’adolescenza, nel 2012 inizia a muovere i primi passi come fotografo raccontando la quotidianità della sua città sul suo profilo Instagram. In breve tempo, grazie all’amore per la sua terra, per la fotografia e per i viaggi, Marco trasforma il suo hobby in un lavoro. Oggi è un content creator affermato e cura i contenuti di vari brand in diversi campi, dall’hotellerie all’F&B al mondo dell’arte e dell’automotive.


Lucia Veronesi La prospettiva cosmica
L’artista spiega che il cambiamento è considerato un valore, ma quando si parla di Venezia si spera sempre che rimanga così com’è. Venezia ha imposto i suoi principi architettonici, urbani, tecnologici a uno dei luoghi più improbabili per fondare una città. Ma ora che la natura sta insorgendo che cosa succederà? In Prospettiva cosmica ho cercato di immaginare la compresenza di questi due concorrenti: la civiltà e la natura. Il titolo è anche un auspicio: riusciremo a guardare a questi elementi da un altro punto di vista che li contenga e li armonizzi?
Dopo il diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, Lucia Veronesi si trasferisce a Venezia nel 2003. Lavora con il collage, i tessuti, la pittura, il disegno, il video e l’installazione. Ha esposto in numerose gallerie, musei e fondazioni tra cui Museo Pino Pascali, Polignano a Mare, galleria Alberta Pane, Venezia, Casa Testori, Milano, Fondazione Michetti, Francavilla al Mare, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, Museo della città di Rimini. I suoi video sono stati selezionati per numerosi festival nazionali e internazionali tra cui 32. Torino Film Festival, 4a Biennale di Gerusalemme, Oodaaq Film Festival, Rennes. Nel 2011 ha co-fondato Spazio Punch, uno spazio no-profit in Giudecca, che ha co-diretto fino al 2015.


Chi sarà nominato vincitore a questa prima edizione? Scopriamlo insieme. Segui la nostra diretta, le story su Instagram e conosci i 13 finalisti ed il vincitore. Ti aspettiamo connesso il 30 novembre!
Le immagini che non riferiscono ai finalisti di e-concept sono di Marta Formentello e Laura Scarpa.