Annunciate alcune delle più importanti mostre d’arte a Venezia per il 2023. Un programma intenso di arte moderna e contemporanea con opere da Marcel Duchamp, Edmondo Bacci, Maurizio Cattelan a molti altri tra artisti, illustratori, performer e creativi di tutto il mondo
Venerdì 3 e sabato 4 febbraio 2023 i maestosi spazi di Punta della Dogana ospitano la quarta edizione di SET UP, il format site-specific ideato da Palazzo Grassi in collaborazione con il curatore indipendente Enrico Bettinello e, per la prima volta, con il Terraforma Festival.
Due serate di musica, danza e performance (dalle 20 alle 02) con la partecipazione della danzatrice e autrice francese Leïla Ka (Francia) e di grandi artisti: la dj e producer di origini norvegesi-messicane Carmen Villain (Nuovo Messico), la performer e attivista eco-femminista Marta Cuscunà (Italia), il duo elettronico di Gand Charlotte Adigéry & Bolis Pupul (Belgio), l’artista “delle città”, per dirla come Jimmie Durham, Riccardo Benassi (Italia), la dj fondatrice del collettivo di musicisti della diaspora africana NON Worldwide Nkisi (Regno Unito), il percussionista e compositore Andrea Belfi (Italia), la danzatrice hip-hop Mellina Boubetra (Francia), il producer dalle eleganti sonorità afro-barocche Tolouse Low Trax (Germania), il gruppo post-punk de l’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp (Svizzera) e l’esploratrice sonora Deena Abdelwahed (Tunisia/Francia).
Biglietti per la singola serata 25€, ridotto 20€ e per entrambe le serate 40€, ridotto 33€.


Il 2023 di VeniceArtFactory
SPARC*, sede di VeniceArtFactory in Campo Santo Stefano (civico 2828/A) è una galleria d’arte e project space a cura di Francesca Giubilei e Luca Berta che per il programma espositivo del 2023 propongono:
– dal 13 febbraio al 13 marzo una collettiva in collaborazione con Atopos
– dal 24 marzo al 30 aprile una personale della pittrice Noemi Durighello
– dal 19 maggio al 18 giugno il progetto diffuso Venice Design Biennial alla quarta edizione
Altra sede di VeniceArtFactory è SPUMA lo spazio per le arti contemporanee nell’isola della Giudecca (Fondamenta San Biagio 800/R), che per il 2023 annuncia:
– dal 18 marzo al 23 aprile una personale di Daniela Manzolli
– dal 19 maggio al 18 giugno, Venice Design Biennial


Prima mondiale a Venezia per Condé Nast
Dal 12 marzo 2023 al 7 gennaio 2024 Chronorama. Trésors photographiques du 20. siècle a Palazzo Grassi e a cura di Matthieu Humery è la mostra in prima assoluta dedicata ai capolavori fotografici del XX secolo provenienti dagli archivi Condé Nast, recentemente acquisiti dalla Pinault Collection.
Oltre quattrocento opere di oltre centocinquanta artisti internazionali, di cui tra i fotografi Edward Steichen, Berenice Abbott, Cecil Beaton, Lee Miller, André Kertész, Horst P. Horst, Diane Arbus, Irving Penn, Helmut Newton, e tra gli illustratori Eduardo Garcia Benito, Helen Dryden e George Wolfe Plank in una racconto dai anni primi del Novecento fino agli anni Ottanta tra eventi, fenomeni sociali e personalità illustri.
La mostra ha uno sguardo contemporano attraverso Chronorama Redux, il progetto di quattro giovani artisti: Tarrah Krajnak, Eric National Mack, Giulia Andreani e Daniel Spivakov, le cui opere verranno allestite in quattro spazi espositivi diversi all’interno dell’esposizione principale.



Gli Avvenimenti di Edmondo Bacci
Dall’1 aprile al 18 settembre 2023 la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia apre la mostra a cura di Chiara Bertola, già curatrice per il Contemporaneo alla Fondazione Querini Stampalia, Edmondo Bacci. L’energia della luce.
Oltre ottanta opere tra dipinti e disegni inediti provenienti da musei e collezioni private nazionali e internazionali rappresentano la prima retrospettiva dedicata all’artista veneziano Edmondo Bacci (Venezia, 1913 – 1978).
Un omaggio ad un artista che negli anni Cinquanta si è inserito nella corrente informale dell’arte italiana, entrando a far parte della rosa dei nomi veneti più importanti assieme a Tancredi Parmeggiani ed Emilio Vedova, tanto che alla 29. Biennale Internazionale d’Arte di Venezia del 1958, gli era stata dedicata un’intera sala.


Icona come immagine e somiglianza
Dal 2 aprile al 26 novembre 2023 a Punta della Dogana è in programma Icônes la mostra a cura di Emma Lavigne, direttrice generale della Pinault Collection, e di Bruno Racine, direttore e amministratore delegato di Palazzo Grassi – Punta della Dogana.
Al centro il concetto polisemico della parola Immagine raccontato attraverso la pittura, video, suono, istallazione, performance degli artisti: Josef Albers, Maurizio Cattelan, Edith Dekyndt, David Hammons, Arthur Jafa, Donald Judd, On Kawara, James Lee Byars, Sherrie Levine, Agnes Martin, Paulo Nazareth, Camille Norment, Roman Opalka, Lygia Pape, Michel Parmentier, Philippe Parreno, Robert Ryman, Dayanita Singh, Rudolf Stingel, Danh Vo e Chen Zhen.
Una mostra che intende rappresentare la fragilità e la potenza delle immagini, sottolineandone l’attuale saturazione, e in cui le opere diventano momenti di pausa, apparizioni, illuminazioni, rivelazioni, persino trasfigurazioni.



L’Africa in dialogo con l’arte antica di Venezia
Sono cinque gli artisti africani confermati al progetto di residenza Africa 1-1 della galleria d’arte contemporanea AKKA Project in collaborazione con Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna e Africa First.
Da marzo 2023 a maggio 2023, gli artisti selezionati trascorreranno del tempo Venezia, durante il quale studieranno la collezione di Ca’ Pesaro e ne selezioneranno un artista o un’opera per ispirarsi nella creazione di un corpo di lavori (3-5 pezzi) che verrà esposto a Ca’ Pesaro. La mostra aprirà in concomitanza con la Biennale di Architettura, seguita da presentazioni e incontri con gli artisti, fino la fine di settembre.
A giugno la galleria d’arte AKKA Project presenterà i lavori di Jimmy Kitheka e Allan Kioko.
Tributo a Marcel Duchamp: la chiave dell’arte contemporanea
Dal 14 ottobre al 18 marzo 2024, la Collezione Peggy Guggenheim a Palazzo Venier dei Leoni sul Canal Grande dedicherà una mostra al genio del concettuale e del ready-made Marcel Duchamp, mostrando come le sue opere abbiano influenzato il percorso dell’arte e dell’artista nei decenni a venire.
La mostra Marcel Duchamp e la seduzione della copia, a cura dello studioso ed esperto dell’artista Paul B. Franklin, mette in evidenza come Duchamp sia riuscito a sconvolgere la tradizionale esecuzione artistica dall’originale alla sua riproduzione, replicando il lavoro in diversi media con dimensioni variabili e in edizioni limitate.
Un esempio è la Scatola in una valigia (1935–41): una piccola galleria d’arte portatile con 69 repliche e riproduzioni in miniatura di opere di Duchamp. Un’opera acquistata nel 1941 dalla collezionista americana Peggy Guggenheim dallo stesso artista.
EGO, la nuova mostra alla Fondazione Valmont
Nello splendido Palazzo Bonvicini, sede veneziana della Fondazione Valmont è in apertura dal 22 aprile 2023 fino al al 25 febbraio 2024 la collettiva dal titolo EGO con gli artisti: Didier Guillon, Carles Valverde, Vangelis Kyris & Anatoli Georgiev.
Alcune proposte dalla Fondazione Giorgio Cini
Oltre 60 appuntamenti nel 2023 aperti al pubblico diretti dalla Fondazione Giorgio Cini nell’Isola di San Giorgio Maggiore e nella Galleria di Palazzo Cini a San Vio.
Convegni, workshop dedicati alla musica antica, moderna e vivaldiana, teatro, seminari, concerti e giornate di studio tra le quali Il rapporto di Germano Celant (2 marzo) a cura dello Studio Celant per ricordare il legame del critico con le realtà culturali di Venezia dalla Biennale di Venezia, Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, Fondazione Prada alla stessa Fondazione, e con la partecipazione di colleghi, storici, amici come Alfredo Bianchini, Presidente Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, Luca Massimo Barbero, Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, l’artista Marina Abramović e Vicente Todolí, Direttore artistico di Pirelli Hangar Bicocca.
La prossima mostra a Le Stanze del Vetro (dal 14 maggio al 26 novembre 2023) sarà Vetro boemo: i grandi maestri, curata da Caterina Tognon e Sylva Petrová. Un racconto sull’emancipazione del vetro in Boemia (l’attuale Repubblica Ceca) nel periodo dopo la Seconda Guerra Mondiale che va dalla tradizionale arte applicata e decorativa alla realizzazione di sculture astratte.


Si fa ancora in tempo…
Fino al 6 gennaio 2023
– Anselm Kiefer. Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce è il titolo scelto dall’artista tedesco Anselm Kiefer che si è ispirato agli scritti del filosofo veneto Andrea Emo, per la mostra di dipinti site-specific esposti nella Sala dello Scrutinio e nella Sala della Quarantia Civil Nova di Palazzo Ducale in Piazza San Marco, e inaugurata in occasione della 59. Biennale d’Arte.
Fino all’8 gennaio 2023
– La personale a Palazzo Grassi dell’artista sudafricana Marlene Dumas. Open-end a cura di Caroline Bourgeois in collaborazione con la stessa Marlene Dumas. Una mostra che rientra nell’ambito del programma di monografiche dedicate a grandi artisti contemporanei e che dal 2012 a oggi si alternano a esposizioni tematiche della Pinault Collection.
– La magia del Natale con i presepi artistici in mostra a Palazzo Corner-Mocenigo, sede del Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza, in campo San Polo.
– Venini: Luce 1921 – 1985 è la mostra (ingresso gratuito) curata da Marino Barovier a Le Stanze del Vetro sull’Isola di San Giorgio Maggiore, dedicata alla storia della vetreria Venini che racconta l’attività della fornace di Murano nel settore dell’illuminazione, dalla piccola alla grande scala, con esposti alcuni pezzi cult della storia del design.
– 22 opere di grandi artisti del ‘900 esposte per la prima volta al pubblico a Palazzo Dolfin Manin, l’elegante architettura del Sansovino sul Canal Grande (ingresso gratuito dal Sotoportego Manin in Riva del Carbon 4796).
Omaggio a Venezia. Opere dalla collezione della Banca d’Italia è la mostra a cura di Pier Paolo Pancotto di un importante nucleo di opere d’arte contemporanea, parte della collezione privata della Banca d’Italia.
Fino al 5 febbraio 2023
– La mostra Canova e Venezia 1822-2022. Fotografie di Fabio Zonta è l’omaggio del Museo Correr, con la curatela di Andrea Bellieni e Camilla Grimaldi, allo scultore neoclassico Antonio Canova in occasione del bicentenario della sua morte, attraverso gli scatti del fotografo bassanese Fabio Zonta.
Fino al 28 febbraio 2023
– Isola verso il nuovo museo ebraico è la mostra a cura di Živa Kraus all’Ikona Photo Gallery nel Campo del Ghetto Nuovo (Cannaregio 2909). Un tuffo nel passato che racconta la storia del Ghetto di Venezia come isola nell’isola.
È il 29 marzo 1516 quando il Doge Leonardo Loredan emanò un nuovo provvedimento: istituire un ghetto per gli ebrei. Il Campo di Ghetto Novo diventò uno spazio urbano con edifici sempre più alti per poter ospitare gli ebrei.
Con l’arrivo di Napoleone nel 1797 si aprirono le porte del Ghetto aprendo la vita degli ebrei veneziani alla città, sebbene il cuore delle attività comunitarie vi rimasero.
Fino al 10 aprile 2023
– Lee Miller – Man Ray. Fashion, love, war a Palazzo Franchetti, è l’omaggio ad una donna brillante, un’icona del Novecento: modella, fotografa, musa del grande collega e amore Man Ray, prima donna reporter di guerra.
L’esposizione curata da Victoria Noel-Johnson è prodotta e organizzata da CMS.Cultura in collaborazione con ACP- Art Capital Partners Palazzo Franchetti e presenta circa 140 fotografie di Lee Miller e di Man Ray, alcuni oggetti d’arte e documenti video.


Articolo di Lucia Pecoraro.
Le foto di Set-up compreso la copertina sono state concesse dall’ufficio stampa di Palazzo Grassi e Punta della Dogana.
Le immagini riferite alla mostra Chronorama. Trésors photographiques du 20. siècle sono di Jean Howard, Marlon Brando, 1951, Vogue © Condé Nast; Suzy Parker, Snapshot of her famous sister, Dorian Leigh, 1954, Vogue © Condé Nast e di Bert Stern, Twiggy wearing a mod minidress by Louis Féraud and leather shoes by François Villon, 1967, Vogue © Condé Nast.
Per Icônes: Rudolf Stingel, Untitled del 2010, Courtesy Gagosian Gallery, ph. Robert McKeever; MaurizioCattelan, La Nona Ora del 1999, ph. Zeno Zotti; EdithDekyndt, Ma verrà il giorno che tutte quante © Furio Ganz/Pierre Henri Leman.
Le immagini della mostra Lee Miller Man Ray – fashion, love, war, sono di Man Ray: Lee Miller, 1930 circa Telimage, Paris e Lee Miller’s Lips, 1931 (1978), Collezione privata, Courtesy Fondazione Marconi, Milano.