Intimità, arte e armonia si fondono nei sontuosi ambienti di Palazzo Marin a Venezia
Elegante cornice per concerti, letture, incontri culturali ed eventi privati, il cinquecentesco Palazzo Marin si situa nel cuore di Venezia, fra il Teatro La Fenice e Santa Maria del Giglio. La scenografia pittorica e strutturale degli ambienti coinvolge lo spettatore nella signorile atmosfera veneziana di un tempo.
Appartenente alla famiglia Marin, come attesta lo stemma inciso sul pozzo del giardino interno, un’onda che in origine doveva avere un colore azzurro su foglia d’argento, il palazzo conserva gli affreschi e gli stucchi settecenteschi.
Affreschi, arazzi e un pianoforte a coda testimoni per secoli di mondanità e incontri culturali, costituiscono l’impianto scenografico di eventi raffinati.
La decorazione del salone al piano nobile, opera di Gaetano Zampini, riproduce scene mitologiche con La fuga di Elena da Troia, Teseo e Arianna. L’ambiente è impreziosito agli angoli da quattro medaglioni allegorici rappresentanti Apollo e le Muse. Il soffitto della sala che si affaccia sul rio della Fenice è opera di Giovanni Scarajo, con La Virtù incorona il Merito. Nella stanza accanto un volo di putti nel plafond ovale.
Il carattere settecentesco di Palazzo Marin, dove la tradizione dell’arte tiepolesca trapela nella brillantezza dei colori e delle decorazioni, è la perfetta ambientazione per eventi privati, matrimoni, mostre, letture e concerti musicali. Comodamente rilassati nei sofà è come sentirsi a casa propria.
Il salotto culturale della contessa Isabella Teotochi
La ricostruzione delle vicende storiche del palazzo appare intricata e curiosa. Sul finire del XVIII secolo vi abitò la contessa Isabella Teotochi di Corfù, che aveva sposato in prime nozze Carlo Antonio Marin e successivamente Giuseppe Albrizzi. Donna colta, letterata e bellissima radunò attorno a sé grandi intellettuali del suo tempo tra cui Vivant Denon, Ippolito Pindemonte, Ugo Foscolo e Canova con i quali intrecciò rapporti culturali e amorosi.
Ad Antonio Canova, la contessa Isabella dedicò il volume Opere di Scultura e Plastica di Antonio Canova, pubblicato a Venezia nel 1812. L’artista, padre del Neoclassicismo, in risposta, omaggiò la contessa con la scultura in marmo rappresentante La testa di Elena, oggi conservata presso l’Ermitage di San Pietroburgo.
Isabella Teotochi, personalità raffinata e intrigante, capace di promuovere un salotto culturale vivace a Palazzo Marin, fu paragonata all’altrettanto magnetica Madame de Stael.
Interamente affrescato, culla dello spirito raffinato della Venezia settecentesca, Palazzo Marin è la sede ideale dove organizzare eventi dal carattere intimo e accurato. Un tuffo nel passato respirando la magnificenza e lo splendore storico della città.
Foto di Roberto Rosa, @r2photo. Modella: Irene Pollinelli
Palazzo Marin
San Marco 2541 – 30124 Venezia
Tel: 041 2410035
Informazioni: info@palazzomarin.it
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