I regali, l’artigianato, le luci, i 1600 anni. È sempre il momento per esplorare Venezia.
Per le feste di Natale e Capodanno la città è piena di luci e i musei sono aperti fino a tardi.
È sempre il momento per esplorare Venezia e noi abbiamo preparato, come regalo di fine anno, una serie di guide di Venezia per scoprire botteghe creative, gallerie d’arte, giardini e cocktail bar.
Scopritele tutte, e buone feste!
Lasciati ispirare e partiamo da San Marco
Punto di inizio di questo percorso natalizio è il sestiere di San Marco, porta della città attraverso la sua Piazza. Nel 2022 l’area Marciana si arricchisce di un nuovo luogo per la cultura e per l’incontro tra le persone: aprono al pubblico, dopo 500 anni, le Procuratie Vecchie.
Dopo aver fatto colazione al Caffè Lavena in Piazza San Marco, sotto i portici troviamo Valeria Boncompagni, l’artista artigiana che crea i suoi gioielli attraverso la tecnica della cera persa. La puoi vedere all’opera ogni giorno nella sua bottega sotto le Procuratie Vecchie. Se vuoi creare il tuo gioiello puoi prenotare un workshop con lei.
La mostra allestita nell’appartamento del Doge di Palazzo Ducale, VENETIA 1600 Nascite e rinascite è un ottimo modo per conoscere i 1600 anni di Venezia e tutte le celebrazioni previste. La mostra è aperta al pubblico fino al 25 marzo 2022.
Per godere della vista sul Bacino San Marco, proprio davanti a Palazzo Ducale, è deliziosa una cioccolata calda al Caffè Al Todaro.
Venezia città dei diamanti
Gli orefici veneziani erano maestri nel taglio dei diamanti, e in Piazza San Marco una famiglia veneziana porta nel futuro questa importante responsabilità: socio delle più importanti Borse di Diamanti mondiali, Anversa e Tel Aviv, Gabriele Pendini ha reso il brand Salvadori, a Venezia dal 1857, un atelier di diamanti e di alta gioielleria che unisce la maestria artigianale a tecniche all’avanguardia: Salvadori Diamond Atelier. La foto è di Igor Serdyukov, e la modella è in abiti Peserico.
Per un dono a noi stessi andiamo spesso ai Giardini Reali, il giardino dei veneziani, luogo per ritemprarsi, ascoltare il silenzio, ammirare il restauro botanico su progetto dell’architetto paesaggista Paolo Pejrone. Fino al 12 gennaio 2022 alla Serra dei Giardini Reali possiamo visitare la mostra che presenta il progetto di restauro delle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco e il loro futuro: apriranno al pubblico in primavera 2022, e diventeranno la casa di The Human Safety Net, la fondazione globale di Generali impegnata a sviluppare il potenziale delle persone.
La mostra, gratuita ed aperta da martedì a domenica dalle 9 alle 17, presenta anche un grande plastico in legno, e noi consigliamo di attraversarlo per toccare con mano il restauro, le nuove funzioni e i nuovi spazi, e immaginare il futuro del cuore di Venezia. Foto di Marta Formentello.
Una casetta solitaria
In Campo Santa Maria del Giglio troviamo una casetta di mattoni coperta di fiori che ricorda le favole. Se guardiamo bene tra i masegni della pavimentazione davanti all’edificio e sulle pietre del suo interno troveremo delle murrine di vetro colorato. È il laboratorio di lampade e oggetti in vetro di Murano dei Bubacco Bros, i fratelli Alessandro e Sebastiano Bubacco.
La modista che ama i Panama e la magliaia chic
Un cappello è per sempre e quelli di Giuliana Longo sono unici, fatti a mano e personalizzabili. Dal suo laboratorio su Campo San Salvador Giuliana crea meraviglie con diverse tecniche, nella bottega della sua famiglia che ha più di cento anni. Una curiosità: è proprio qui che nascono i cappelli dei gondolieri.
Se il knitting è la tua passione, da Lella Bella trovi tutto il necessario per creare sciarpe, cappelli, maglioni, borsette e vestiti fatti a maglia o all’uncinetto: introvabili filati, prodotti Made in Italy, tantissimi consigli su nuove lavorazioni o trucchi del mestiere, e la possibilità di ordinare il tuo maglione su misura.
Continua a leggere per scoprire tutti gli atelier di San Marco.
A Rialto tra design e spezie
Rialto era il luogo del governo, degli orefici, dei tessuti e delle banche. Da qui la Serenissima dirigeva il suo impero commerciale che si estendeva in Asia, in Africa e in Europa, e qui giungevano merci preziose, tessuti, spezie, profumi. Questa è la zona di Venezia di massima ispirazione per il Mercato di Rialto, che ha più di mille anni, e per la sua concentrazione di botteghe e atelier artigiani.
La boutique delle tradizionali furlane fatte a mano di Piedàterre e il piccolo atelier Tabinotabi di abiti sostenibili in fibra di alga sono frutto della creatività di Alessandra Defranza.
L’ultima gioielleria “tradizionale” che creava con l’upcycling in tempi non sospetti è L’Artistica e si trova proprio nel Sotoportego degli Oresi, come studi creativi di design, laboratori di gioielli e di perle in vetro di Murano e acciaio come Attombri, arte contemporanea di vetro come le Sorelle Sent. In Campo San Giacometo e in Ruga Rialto troviamo Maestri mascherai come Sergio Boldrin (Mascarer.com) e scultrici come Sofia, artigiana sostenibile, che nel suo sorprendente Atelier Volante, narra favole di cartapesta con lupi, volpi, orsetti e gufi magici. Una chicca: in atelier c’è anche un teatrino antico di marionette.
Merita un hashtag il rituale del #SabatoVeneziano: la spesa al mercato e poi, con borse, fiori e bambini, tutti nei bàcari davanti alla Pescheria, in Erbaria, in Campo Cesare Battisti o Bella Vienna. I nomi dei bàcari, le nostre osterie, sono pittoreschi, storici ed evocativi: Ai Storti, Ai Compari, Al Diavolo e l’Aqua Santa, Al Sacro e Profano, Alla Madonna, All’Arco, Ai Do Mori, Ae Do Spade, e Pescaria.
Da non perdere, prima e dopo, le pasticcerie storiche: Targa e Rizzardini., dove si può incontrare il regista Mattia Berto in un momento di relax o in un’incursione del Teatro di Cittadinanza.
A Venezia non è Natale senza il Presepe dei Frari, che resterà visibile al pubblico, dalle 9 alle 18:30, fino al 2 febbraio. La Basilica di Madonna Gloriosa dei Frari dedica il presepe di quest’anno ai 1600 anni dalla fondazione di Venezia.
Il più sensuale dei cocktail bar di Venezia si trova davanti alla Basilica dei Frari: Il Mercante di Venezia, una storia tutta da raccontare.
A Dorsoduro i musei e le librerie sono aperti fino a tarda sera
La zona di Dorsoduro è rappresentativa per le sue importanti università e musei, aperti fino a tardi durante le feste.
Le luminarie di Natale di Luce 2021 illuminano fino al 9 gennaio 2022 la città e i Musei Civici aperti la sera per regalare a tutti il tempo per scoprire e riscoprire il patrimonio artistico della città.
Tante le boutique, i laboratori artigiani e le librerie indipendenti attorno al centro della movida veneziana di Campo Santa Margherita: le stampe fatte a mano sotto i tuoi occhi dello studio Small Caps, gli affascinanti gioielli in vetro a lume e soffiato di Perlamadre Design in Calle delle Botteghe, lo studio di design KANZ Architetti e la Libreria Bruno in Calle Lunga San Barnaba, La Libreria Toletta e le due librerie Marco Polo che non chiudono mai (ma sono chiuse il 25 e il 26 dicembre). La prima è in una antica bottega antiquaria, e la seconda, appena aperta, si chiama Usata.
Non dimentichiamo l’unico teatro indipendente veneziano, storico, di battaglia, che ha da poco riaperto con una ricca stagione di spettacoli, stand up comedy e un’atmosfera da cospiratori che fa tanto Venezia: il Teatro All’Avogaria.
Scopri tutta la zona e i suoi atelier nella guida di Venezia da Vivere di Dorsoduro.
Cannaregio inedito
Il sestiere di Cannaregio ha sempre nuovi luoghi da scoprire!
Perdersi a Cannaregio è un piacere. Qui trovi antiche tipografie e stamperie artistiche dove regalare un corso di stampa, la Bottega del Tintoretto, visitare gli spazi di Grafiche Veneziane o ancora incontrare gli artisti al lavoro alla stamperia d’arte Fallani Venezia.
Giovani artigiane e ceramiste creano meraviglie in luoghi magici: in Campo dei Mori c’è Eat & Run, atelier di candele di cera e gioielli, in Calle del Forno, guarda caso, la dolce Laura Aletti di LauraAndPottery inforna ceramiche fatte al tornio e insegna a far crescere piantine di avocado, mentre in Salizada del Spezier la newyorkese e veneziana Michele Hickey Gemin di LAM Ceramica dipinge a mano le sue ceramiche uniche e poetiche.
Locali, bacari e caffè-librerie sono come tante casette che si affacciano sulla Fondamenta della Misericordia, dove puoi assaggiare vini biodinamici da VinoVero, bere un buon caffè nella Torrefazione Cannaregio o scegliere un libro illustrato per ragazzi mentre mangi una torta vegana e bevi un prosecco Lunatico alla libreria bistrot Sulla Luna.
Molte le realtà e tutte meritano una visita. Leggi di più sulla nostra guida dedicata a Cannaregio.


Castello autentico e magico
In attesa del prossimo grande evento dedicato all’arte, la Biennale di Venezia nelle sedi dei Giardini e dell’Arsenale (attendiamo col fiato sospeso la conferenza stampa del 2 febbraio) , il sestiere di Castello offre sempre novità da scoprire tra viali alberati e giardini sempre più verdi.
Prendere un caffè o fermarsi per il brunch alla Serra dei Giardini è sempre un’esperienza unica, che ti accoglie nella sua lussureggiante panoramica sulla natura. È anche un vivaio per acquistare piante particolari o libri di giardinaggio.
Doveroso fermarsi in Via Garibaldi perché mostra com’era la vera Venezia nei secoli: vivissima di mille botteghe, ristoranti, taverne, gallerie d’arte, negozi e atelier, una barca della frutta e tanti locali per l’aperitivo e il cocktail serali. Nello splendido Viale Garibaldi si trova la sede dell’Associazione dei Bochaleri, centro di appassionati ceramisti che testimonia che Venezia è anche una città della ceramica. Ne è presidente Daniela Levera che ha il suo atelier sul canale di Sant’Anna insieme a Kirumakata, atelier di gioielli in metalli preziosi e vetro a lume di Alessandra Gardin, vicino a Cosima Montavoci, artista del brand Sunset Yogurt, unici gioielli in vetro di Murano.
Campo di Santa Maria Formosa è incoronato da palazzi storici, ha in particolare due musei che sono stati dimore di antiche famiglie veneziane: Palazzo Querini Stampalia, biblioteca cittadina, museo con una collezione di quadri che può illustrare esaustivamente usi e costumi veneziani nei secoli, che custodisce il capolavoro di Carlo Scarpa. In Ruga Giuffa il museo di Palazzo Grimani è la dimora di un collezionista unico, il patriarca Giovanni Grimani che in quasi un secolo trascorso viaggiando, nel 1500 creò a Venezia una ricchissima collezione di statue. Attenzione: cercate un drago nella casa!
In Calle de Mezo c’è il piccolo atelier del giovane sarto Roberto Piffer, una recente scoperta che ci piace suggerire: vi invitiamo a fissare un appuntamento in sua compagnia per gustare un buon tè e dar forma a idee di sartoria creativa.
Da conoscere assolutamente alcune giovani artiste e artigiane: Lisa e Orsetta di Rimani Venezia il concept store di design & food in Barbaria de le Tole. In zona Sant’Antonin troviamo la sartoria di Daniela Lombardo di Patience Atelier moda sostenibile che è anche spazio per la comunità con esposizioni di artisti contemporanei.
Prosegui la scoperta degli atelier e laboratori di Castello nella guida di Venezia da Vivere.
L’articolo è di Lucia Pecoraro e Laura Scarpa.
Le foto sono di Igor Serdyukov, Lucia Pecoraro, Laura Scarpa e Marta Formentello per Venezia da Vivere e Nicoletta Fornaro per Sulla Luna.